1. Giovanna


    Data: 19/03/2018, Categorie: Incesti Autore: AAAlberto, Fonte: EroticiRacconti

    Siamo bene affiatati, Giovanna, la mia compagna, suo figlio Filippo, seconda liceo, cresciuto fino a poco fa solo con lei ed io ma devo essere sempre attento per non turbare i vecchi equilibri e non creare gelosie. Giovanna, è una donna sicura di se, consapevole del suo charme, non potrei dire esibizionista ma non indifferente all’attrazione che esercita e che le piace suscitare. Veste gonne o vestiti appena sopra il ginocchio, camicette, golfini morbidi e scollati che mettono in risalto un bel seno e un corpo che si guarda volentieri, si guarda e non lascia indifferenti. E non è indifferente neppure Filippo visto come si comporta con la sua mamma. Sono rimasto inizialmente sorpreso dalle sue effusioni, bacetti all’angolo della bocca, il modo di abbracciarla, tenerla sulle ginocchia un braccio intorno alle spalle e la mano nella scollatura alle volte accompagnata con leccatine sul collo. Gesti più da innamorati che da mamma e figlio forse anche un poco come sfida alla mia presenza ma per Giovanna evidentemente normali. È seguita poi l’abitudine e una certo coinvolgimento erotico nel vedere Filippo con le scuse più varie, giocare al solletico per esempio, metterle le mani un pò dappertutto e nella mischia camicetta sbottonata, gonna sollevata e svolazzante per finire ansanti uno sull'altra. Un giorno mentre stavamo leggendo ancora a letto lo vedo arrivare, sedersi accanto a Giovanna come per farsi coccolare e allungare una mano, inizialmente sopra la camicia da notte ...
    ... pizzicandole i capezzoli che si erano inturgiditi e poi spostando la scollatura continuare sul seno nudo. Ho voluto dirglielo senza tanti giri di parole, guarda che se va avanti così ti ritrovi con una sua mano in mezzo alle gambe, a meno che non l’abbia già messa. Ed è stato allora che ha incominciato a parlarmi del loro rapporto, come succedono alle volte le cose, non una confessione ma un racconto erotico. La mano in mezzo alle gambe gliela aveva messa. Mamma e figlio, coccole, le lotte scherzose, gli abbracci ma poi arriva un momento in cui non c’è più solo un corpo tutto morbido ma c’è qualcosa più in basso di duro che si fa sentire; provando anche un sottile piacere accorgendosi che quel duro lo provocavi tu. Vedersi osservata con sguardo diverso, il gusto di civettare, rendersi conto che certi vestiti e certe trasparenze gli facevano luccicare gli occhi e non solo gli occhi. Far sempre finta di niente ma notare le sue reazioni che per quanto dissimulate erano abbastanza evidenti. E allora in casa continuare come sempre, alle volte senza le mutandine o il reggiseno, pur consapevole di sguardi interessati che non perdono d'occhio. Lasciarlo sfiorarti, appoggiarsi al tuo corpo e qualche volta farlo anche tu. Turbamenti reciproci, sentire negli abbracci la sua erezione non più nascosta, risveglio di vecchie sensazioni che non fermi perché ti piacciono e che anzi assecondi. La volta che in camera si era lasciata trovare semi scoperta, le mani che si appoggiano sui seni e poi la ...
«1234»