1. Sentieri di perdizione: la sorpresa


    Data: 21/03/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Archi_mede26, Fonte: EroticiRacconti

    ... Taci, mi interruppe. Zitto. Io ormai sono qui, ero venuta per divertirmi, inutili spiegarsi ora. Avremo tempo e modo. Dicendo questo mi prese per il cazzo e mi tirò verso di lei. Si alzò in piedi, fece sedere me, e si accomodò a gambe incrociate su di me. Iniziò a baciarmi in modo molto sensuale. Sentivo il suo pelo rado appoggiato sul mio pisello che stava ovviamente reagendo a tutto questo. Si alzò di nuovo, prese la maschera e me la mise sul viso. Ero totalmente spiazzato. Lasciai fare a lei. Mi fece stendere facendomi tenere le gambe appoggiate sui talloni ed aperte. Provai una sensazione di caldo ed umido avvolgere il mio pene ormai duro. Sentivo il rumore della bocca che si muoveva attorno ad esso. Alternava un po' di risucchio al classico avanti ed indietro all'interno della bocca. Stavo godendo. Mi salì sopra la faccia con le cosce ed iniziò a strusciarsi sul mio naso. Era fradicia. Iniziai anche io a leccarla. Si fermò di colpo con la bocca per iniziare a muoversi rapidamente sulla mia faccia, mi stava letteralmente scopando la faccia. Durò poco perché venne ansimando ...
    ... fortissimo. Il tempo di riprendersi e si rimise sul mio bacino infilandosi in modo deciso il cazzo dentro la sua passera. Rovente, fradicia, scivolosa nonostante fosse un po' stretta per i miei gusti. Cazzo, ancora senza preservativo. Avrei dovuto resistere il più possibile sperando usasse più cervello di Giulia. Aveva iniziato a muoversi in modo sinuoso, armonico, come in una danza del ventre orientale. Istintivamente le avevo cercato il seno con le mani, per massaggiarlo e portarmelo alla bocca. Improvvisamente insieme al movimento, iniziai a percepire delle contrazioni della vagina che aumentavano la pressione sul mio cazzo totalmente dentro di lei. Me lo sentivo spremere con forza mentre aumentava il ritmo delle sue spinte. La sentii gemere mentre con le dita si massaggiava il clitoride. Non ce la facevo più, non sarei riuscito a trattenermi per molto. E non lo feci, quando iniziò a chiedermi di sborrarle dentro, di fecondarla, di farla sentire una donna... non riuscii più a fermarmi e le venni dentro urlando. Mi spremette come un limone poi si accasciò su di me. Ero totalmente imbambolato. 
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