1. La mia storia con Elisa -- Le avventure di Giorgio e Elisa 2


    Data: 23/03/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Armando70, Fonte: EroticiRacconti

    CAPITOLO SECONDO -- Ci cambiammo per andare a cena. Mia moglie era rimasta affascinata da Mario, mi disse. ''E' davvero un bell'uomo il tuo amico, penso che staremmo bene in sua compagnia.''-- ''Lo credo anch'io risposi...'', nulla mi avrebbe fatto pensare a ciò che sarebbe accaduto quella sera. Fatto che ha segnato per sempre la mia vita, anche se a distanza di anni non mi è mai dispiaciuto. Andammo a cena in un bel ristorante della città. Durante la cena l'atmosfera era cordiale. Mario e mia moglie simpatizzarono immediatamente, io ero contento di questo. A metà cena mi allontanai per andare in bagno, non lo feci di proposito, avevo veramente bisogno del servizio. Tornai dopo dieci minuti e li sorpresi mano nella mano. Rimasi turbato ma non dissi nulla. Anche loro fecero finta di niente e, continuammo la cena. Mangiammo e bevemmo a volontà, il vino era buono, il pesce era ottimo, eravamo tutti e tre molto allegri. Uscimmo dal ristorante che era circa mezzanotte e, li, successe il primo fatto imprevisto. Mia moglie mi diede le chiavi della macchina di Mario dicendo. ''Caro! ti dispiace se ha tornare a ...
    ... casa guidi tu?'' --'' Perché?...'' Risposi, e lei ancora disse. ''Sai io e Mario abbiamo intrapreso un argomento molto interessante, lo vorremmo approfondire.'' Obbedì, mi sembrava un ordine. Partimmo e dopo pochi metri non li sentivo più parlare, guardai dallo specchietto, si stavano baciando. Ebbi un motto di rabbia ma, da mezzo alle mie gambe giungeva un sussulto di piacere. Così non intervenni. Abbassai lo specchietto e vidi che lui la stava manipolando in mezzo alle gambe, ci stava togliendo le mutandine. Ma com'è possibile pensai? La mia Elisa così pudica, faceva questo davanti a me con un altro? Proprio la sera che avrebbe dovuto suggellare la nostra unione dopo anni di attesa. Ero comunque molto eccitato e li lasciai fare. Aveva finito di sfilarle le mutandine, mia moglie me le poggiò sul viso dicendo. ''Prendile tu queste, senti come sono bagnate.'' Me le strofinò sulla bocca, erano fradice, poi le lasciò cadere sul mio cazzo che nel mentre avevo estratto dai pantaloni. Era il colmo, umiliato, non riuscivi a dire nulla. arrivammo così a casa e qui il bello doveva ancora venire. Continua Giorgio 
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