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L'estate che rimane
Data: 24/03/2018, Categorie: Etero Autore: Mr Gwyn
... le areole che facevano da piedistallo a dei capezzoli bruni e turgidi, erano rosee e piccole, un triangolo rado e serico di vello corvino ornava le labbra glabre del sesso, orlate di rugiada, che si schiusero al mio soave tocco, il suo sorriso genuino si trasformò in un gemito soffocato e sincero. La sua mano impugnò con timidezza la mia tesa virilità, guidandola prima alla sua bocca e poi dentro di se, accogliendola con passione e voluttà. I nostri corpi si fusero, mentre il piacere ci coglieva, intenso e avvolgente come un abbraccio infuocato. Dopo quella sera, continuammo a vederci due volte la settimana, consumando l’estate che rimaneva. virgil.oldman@libero.it