1. Adesso sai tutto


    Data: 25/03/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... accalorato lei ci guadagna abbastanza, perché proclama che quando mi guardi le tette sul balcone rientri in casa e poi te la scopi subito, eppure mi dispiace che non riesci a vedere il resto per il fatto che la balaustra &egrave alta�.�Che mi eccito &egrave vero, poiché ti guardo volentieri. Ammetto onestamente anche che guardarti ieri pomeriggio il culo sia stato veramente meraviglioso, però resta il fatto che sei una cagna in calore e che io vorrei tanto servirmi di quel ben di Dio�.�Vorresti approfittarne? Ecco che cosa, tutto questo per potermi fare. E se io ti dicessi che potresti farlo non scapperesti via?�.Una sfida, un tangibile incitamento, una palese provocazione stava per essere servita. Al presente non sapeva nemmeno perché lo assaliva, oppure forse era lui che aveva sfidato lei? Non lo sapeva, non conosceva né immaginava che cosa sarebbe potuto realmente succedere, se avesse vinto la sfida cacciandolo o prendendolo, non capiva nemmeno perché non lo lasciasse lì con le sue libidini inespresse e con il suo manico goffo e inutile:�Hai paura? Provi apprensione? Se adesso t�invitassi a salire su in casa da me, verresti? Se ti facessi vedere il letto in cui abbiamo scopato ieri, scapperesti via o che cosa?�.�Non mettermi alla prova, non credo proprio che scapperei via, visto che finirei indubbiamente per violentarti�.�Violentarmi? Se io non lo volessi, tu non mi toccheresti nemmeno con un dito. Vuoi provare?�.Lei aveva già aperto la porta della casa e adesso lo ...
    ... invitava sollecitandolo, pungolandolo oltremisura per salire senza sapere nemmeno come se ne sarebbe liberata, lui pertanto s�intrufolò dentro per davvero, salì quegli scalini, raggiunse la cucina, si guardò attorno, squadrò quella finestra che s�affacciava sul balcone, quel frigorifero e quel pezzo di figliola che lo attaccava sfidandolo e spronandolo irrevocabilmente in maniera impudica e spudorata:�Vieni Attilio, dai avvicinati, così potrai vedere il letto: te l�ho promesso e te lo farò vedere, su dai coraggio, che cos�aspetti?�.Lei nell�antro della porta gli rivolgeva frattanto la schiena, lui troppo eccitato per l�evento la cinse forte a sé baciandole il collo, in quell�istante la sentì irrigidirsi appena accompagnato da un timido accenno di resistenza, un�indecisione fra il cedere e il non cedere, che fu però cruciale per entrambi perché le mani di Attilio adesso non mollavano, bensì carezzavano, impastavano e stimolavano con estrema dovizia. La lingua sul collo era diventata smisurata e tremenda, il letto disfatto pieno di secrezioni, i muri intrisi dalle grida e dai raschi di gola d�un famelico vicino guardone e pettegolo, che adesso era ormai troppo vicino, quasi internamente per quanto vicino. Inoltre va detto per inciso, che lei non lo aveva ospitato lì per turismo, no, non lo sapeva bene nemmeno lei, tuttavia lo aveva portato lì perché quella era la tana, in quanto la lupa trascina le prede nella sua tana. Lei s�accorse che lo voleva nel momento stesso in cui lui ...
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