1. Sguardi Eloquenti


    Data: 27/03/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: unliberopensatore, Fonte: RaccontiMilu

    ... sino al pube. Solo un attimo in più, poi il bacino ti costringe a gemere sommessamente contro la mia bocca che ormai famelica cerca il tuo mento, le tue labbra e la tua lingua, indistintamente. Le mie forti braccia t'avvolgono in un caldo abbraccio quando le mie mani assaggiano la consistenza delle tue sode e piccole natiche, accogliendole contro i polpastrelli per condurti puntualmente verso di me e per consentirmi di sentirti sin quasi al collo del tuo stretto utero. Mi muovo lentamente ma con decisione, spingendomi dentro di te e consentendo al mio fungo violaceo di stimolare le tue già fradicie pareti rosee, bollenti. Debolmente ti sento appoggiare le manine contro il mio petto, alla ricerca di quella stabilità che io ti offro in un semplice abbraccio caloroso. Affondo più e più volte sino alla base dopo aver concesso le prime intrusioni a te in modo da abituarti alla mia invasione che dolcemente ti culla attimo dopo attimo. Divino quel profumo di cui m'inebrio nel protendere il viso al tuo sottile collo che assaggio con l'olfatto più e più volte, mai sazio di quel tuo profumo delicato ed estremamente femminile. E le parti s'invertono quando mi piego lungo un fianco lasciandoti cadere con la schiena contro il morbido materasso. Torno a guardarti e i miei affondi si fanno più profondi ed intensi, proprio mentre mi sistemo accanto a te in modo da rimanerti affianco, aderente a quel corpo di donna intenta ora a gemere, a godere di ogni mia singola penetrazione. Sistemo la ...
    ... tua tornita gamba dalla pelle vellutata sopra le mie, sì da scavalcarle per offrirmi apertamente quel fiore spalancato, pieno di me. Te lo spingo dentro sino alla radice e lì lo tengo fermo a lungo mentre una mia mano scivola sino al piccolo ed eccitato clitoride. La passione anima le mie labbra ancora bisognose del tuo ossigeno, del tuo respiro. E in quel preciso momento ti strappo caldi mugolii, tormentando e torturando quel piccolo esserino rosa a dir poco sensibile che solo dopo qualche piacevole carezza ti costringe a venire. Affondo ancora una volta dentro di te e colgo ogni tua singola contrazione mentre il mio grigio sguardo si sofferma su quel sottile collo che ad ogni respiro mette in rilievo una piccola vena, deliziosa. La ammiro prima di soffermarmi sui tuoi seni che s'alzano e s'abbassano in quell'irregolare respirazione. La mia mano sale dunque al tuo ventre abbandonando la tua sensibilità, accompagnandoti in quel dolce su e giù del pancino che più volte accarezzo, sussurrandoti all'orecchio poche parole, calde e roche. Torno poi a donarti piacere quando il mio bacino riprende a muoversi, in un ondeggiare continuo ma non certo presuntuoso od arrogante. Ti faccio sentire ogni singola vena del mio fallo, ogni singola piega e curva di quell'asta che a lungo si spinge dentro di te imbevendosi dei tuoi umori, di quell'orgasmo che hai da poco consumato. Sei poi tu a tormentarmi il collo con giochi di lingua, quando ormai sai che non ce la faccio più. Ed è all'ennesimo ...