La spirale del degrado
Data: 27/03/2018,
Categorie:
Autoerotismo
Dominazione / BDSM
Autore: GeneDominante, Fonte: RaccontiMilu
... gemiti.I suoi piedi, costretti sulla sedia stretta, si erano indolenziti, così li aveva appoggiati a terra, facendo cadere le mutandine, per poi tirarli di nuovo su, appoggiandoli entrambi sul tavolo.La sua posa era ancoraa più oscena ora, il computer con le immagini di un filmino porno sul tavolo in mezzo alle sue gambe spalancate, lei senza mutandine e con la cannottiera abbassata sotto i seni mentre si accarezzava il clitoride in preda ad un'eccitazione incontrollata, con gli umori che avevano iniziato a colarle tra i glutei ed a bagnare la sedia.Un gemito prolungato riportava la sua attenzione al video, dove la donna, oramai quasi all'apice del piacere, veniva penetrata con forza dall'intera mano dell'uomo.Erika era rimasta incredula la prima volta che aveva assistito a quella pratica, che poi aveva scoperto chiamarsi �fisting�.Non credeva possibile che un'intera mano potesse entrare in quella fessura apparentemente così stretta. Si chiedeva cosa si sentisse al tatto, una volta arrivati così in profondità e che cosa provasse una donna ad essere esplorata così in profondità.L'uomo aveva accelerato i suoi movimenti, la donna rispondeva con un lunghissimo gemito, ritmato dagli affondi di quella mano dentro di lei.Erika aveva iniziato ad afferrare e stringere il clitoride irritato tra le sue dita umide, per poi raccogliere nuovamente umori, lubrificarlo e ricominciare, ormai al limite del piacere.Finalmente arrivava l'orgasmo per la donna del video. Quella era la sua scena ...
... preferita, che non avrebbe mai dimenticato.Non appena la donna iniziava a godere, scuotendosi e gemendo, l'uomo afferrava la catenella che univa le mollette ai suoi capezzoli e con uno strattone le staccava entrambe, senza mai smettere di penetrarla con la mano, provocando nella donna un urlo lancinante che aveva sconvolto Erika nel profondo.Era un grido di piacere divino e dolore lancinante insieme, che le faceva venire la pelle d'oca.La prima sera che aveva assistito a quella scena, aveva sognato di essere lei ad urlare così, svegliandosi completamente fradicia per poi masturbarsi furiosamente come mai aveva fatto prima. Da lì era iniziata la sua ossessione, il suo lento cambiamento. Prima di quel giorno sarebbero potute passare settimane senza che lei sentisse il desiderio o la necessità di toccarsi. Dopo quell'esperienza, aveva iniziato a masturbarsi sempre più frequentemente, arrivando anche a farlo per quattro o cinque volte in un solo giorno.Erika si chiedeva cosa si provasse, durante gli spasmi e le scariche dell'orgasmo, a sentire un dolore così forte.Su quella scena, come le succedeva spesso, anche lei iniziava a venire, spalancando la bocca come a voler far uscire tutto il suo piacere, e scaricandosi in un profondo e liberatorio gemito, mentre il suo corpo si muoveva in preda a contrazioni muscolari e tremori, le gambe tornavano a poggiare a terra e la sua testa si piegava indietro, appoggiata alla sedia.Ormai in un bagno di sudore, si gustava l'ultima scena del ...