Le passioni di Katy
Data: 29/03/2018,
Categorie:
Feticismo
Hardcore,
Maturo
Autore: antonioeffe80, Fonte: xHamster
... fammela vedere!”Sorrise, soddisfatta e, accertandosi che in giro che non ci fossero spettatori inopportuni, riaprì lentamente le gambe e risollevò la gonna.“Mi hai fatto venire l’uccello duro come un legno! - le dissi – Dai, apri un po’ la figa con le dita.”Abbassò anche l’altra mano fino a che, con due dita, riuscì a divergere le piccole labbra; io la guardavo inghiottendo a fatica la saliva.Iniziò lentamente, quasi impercettibilmente, a roteare le due dita sul clitoride e muovendo le anche sulla sedia; sbuffò, alzando leggermente la testa verso l’alto e soffiando fuori l’aria.Si fermò, ricomponendosi e guardandomi soddisfatta.“Che troia, che sei: mi hai fatto eccitare così tanto che ancora un poco mi sborro nelle mutande.”“Vedi, - ridacchiò – questa è una cosa che noi donne possiamo permettercelo e voi no!”“Che cosa?”“Venire, senza farci scopare: ho avuto un orgasmo!”“Ma dai?!”“Certo: sono tutta bagnata!”“Ma figurati!”Diede ancora un’occhiata in giro e si infilò una mano sotto la gonna; la estrasse e, piegandosi verso di me, avvicinò il dito medio infilandomelo in bocca.“Senti? - mi chiese; il dito era bagnato e odorava di figa – E dovresti vedere come è ridotta la mia passera: completamente fradicia!”Rimasi sbalordito ad osservarla che sorrideva, soddisfatta.“Davvero! - continuò, meravigliandosi del mio stupore – Guardala un po’, se ce la fai!”Ero intontito da tale offerta; mi tolsi l’accendino dalla tasca dei jeans, smoccolando a causa della turgidità del mio uccello e ...
... che mi impediva una manovra veloce. Piegato leggermente in avanti, accesi la fiamma ad una spanna dalle ginocchia della ragazza, lei allargò le cosce e sollevò ancora la gonna; la figa era socchiusa e gocce di liquido luccicavano sulla parte esterna delle piccole labbra: restai per una decina di secondi ad osservare quello spettacolo estasiante!Spensi la fiammella, raddrizzandomi e massaggiandomi l’uccello che stava per esplodere.“Basta! – dissi sconfortato – Basta, non ce la faccio più: ti va bene se non ti saldo addosso e di trombo qui, in mezzo alle case!”“E allora andiamo via di qui!” mi rispose seria.“Non ce la faccio – risposi – ho l’uccello talmente duro che, con questi pantaloni attillati, si vedrebbe a chilometri.”“Vado io davanti, così tutti guarderanno me!” rispose decisa e alzandosi dalla sedia.La seguii di qualche metro, impacciato nel movimento; buttai l’occhio sul suo fondoschiena e vidi chiaramente una macchia sulla gonna, all’altezza del suo culo: aveva sborrato abbondantemente, non mi aveva raccontato storie!Raggiungemmo l’auto che era parcheggiata in una viuzza fuori dal traffico; le aprii la portiera, come cortesia, ma più ancora nella speranza di vedere la gonna alzarsi e vederle nuovamente le cosce e la figa; stavolta mi andò male.Salii dalla mia parte e, mentre stavo per allacciarmi la cintura di sicurezza, lei si piegò verso di me, appoggiò una mano su pantaloni aprendo con agilità la cerniera.“Cosa stai facendo?” le chiesi meravigliato.“Stai zitto! – mi ...