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Spazi ristretti
Data: 03/04/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Urcaloca
... gamba dietro a mio culo serrandomi contro di lei. Ogni movimento ondulatorio mi portava sempre più vicino all’orgasmo e sebbene la posizione non consentisse grandi variazioni sul tema a un certo punto cominciai a vibrare nell’orgasmo. Quando Gemma se ne accorse mi strinse ancora di più dentro di lei, ricevendo una sborrata da delirio che le allagò la figa mentre ansimava a intervalli ravvicinatissimi. Quando terminammo alle spalle sentimmo un applauso, accompagnato dallo sclacsonare di un paio di tir, non ci eravamo accorti che avevamo offerto un fuori programma a luci rose agli occupanti del parcheggio che ora ci riservavano applausi, pollici all’insù e colpi di clacson. Gemma non pareva provare né vergogna né imbarazzo, ma anzi fece un giro su se stessa mostrando tutto l’equatore sotto l’ombelico, per poi piegarsi a 90 gradi al fine di offrire una migliore vista ai fan. Prima che i camionisti eccitati dalla provocazione scendessero dai mezzi risalimmo sul bus che dopo pochi secondi ripartì. La sborrata e la stanchezza ci sprofondarono in un confuso dormiveglia, quando ripresi coscienza stava albeggiando e quando sorse il sole ci fermammo alla frontiera italiana, ultima tappa. Una volta risaliti notai un deciso cambiamento nel rapporto fra me e Gemma, sembrava che con le ombre della notte fosse sparita anche ogni passione e complicità. Al punto che ...
... notato un posto libero accanto ad una coetanea cambiò di sedile restandovi fino a destinazione. Fu così che scendemmo separati dal mezzo e la vidi scomparire nell’abbraccio con il ragazzo che l’aspettava; tipo secondo copione, elegante, mediamente palestrato, griffato e indubbiamente carino. Anche io cercavo qualcuno e infine scorsi Alice, ci avvicinammo e quando fummo a pochi passi per una frazione di secondo si confrontarono i nostri due pentimenti. Il pentimento di lei per avermi fatto ritornare troppo precipitosamente e il mio per aver interrotto delle vacanze che avrebbero potuto essere migliori. Ma fu solo un secondo, tutti e due eravamo decisi a recitare il copione del grande ritorno dell’amore. Saremmo andati a casa e io le avrei leccato lungamente la figa come piaceva a lei. Poi si sarebbe messa a pecorina e io mi sarei goduto il movimento del suo bacino mente tracciava degli otto, come piaceva a me. Successivamente mi si sarebbe montata in groppa e avremmo atteso l’orgasmo latrando come cani, come piaceva ad entrambi. Era da vedere quante repliche avrebbe sopportata la rappresentazione. Nel frattempo Gemma e il suo ragazzo erano pochi passi di fronte a noi, a un certo punto con una leggera pressione sulle sue chiappe da favola venne deviata verso una delle auto in terza fila con i lampeggianti accesi, mentre noi proseguimmo verso il probabile disastro. .