1. SONIA E IL SUO MASTER


    Data: 03/04/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: Luxor, Fonte: RaccontiMilu

    Mi aveva fatto capire le sue intenzioni la sera prima, parlandomi dei suoi gusti e del suo rapporto con le donne. Senza mezzi termini mi aveva detto �la femmina deve stare al mio servizio, non mi interessano le sue richieste e i suoi gusti: deve solo pensare a compiacermi e a soddisfarmi. Tutte le femmine sono passive e schiave, molte di loro però non lo ammettono a sé stesse e fanno le ribelli. Altre sentono di esserlo e hanno solo bisogno di padroni come me per diventarlo. Tu per esempio, sei la classica femmina sottomessa. Se ne vuoi la prova vieni domani a questo indirizzo, altrimenti &egrave stato un piacere�. Non avevo chiuso occhio nel ripensare a quelle parole, mi chiedevo come mai non mi era venuto d�istinto mandarlo a quel paese e rimproverarlo per come si era permesso di rivolgersi a me. Eppure ero tentata, perché sapevo che aveva ragione e perché morivo dalla voglia di presentarmi nel suo studio. Quel biglietto da visita l�ho consumato, continuavo a fissarlo e a giocarci, la mattina prima di andare al lavoro mi sono imposta di ignorarlo ma il pomeriggio mi sono detta che dovevo finirla con i miei scrupoli: �E� una persona in vista, non può permettersi di farmi del male e di sputtanarsi. Io ci vado, male che vada lancio un urlo e scappo�. Con il cuore in gola mi sono presentata all�orario prestabilito. Lui &egrave venuto ad aprirmi e ha sorriso senza guardarmi in faccia. Davanti alla sua scrivania, dopo un silenzio interminabile, mentre lui sistemava delle ...
    ... scartoffie, mi sono seduta. Lui mi ha fulminata, rivolgendosi finalmente a me con tono deciso e severo: �Ti ho detto di accomodarti?�. Mi sono alzata in piedi di scatto e ho iniziato a sudare freddo, in quell�istante mi sono odiata per la scelta pazza che avevo fatto. Poi lui finalmente mi ha parlato: �Immagino tu sia qui per pura curiosità ma io non ho tempo da perdere�. Si &egrave alzato in piedi, mi &egrave venuto addosso, mi ha stretto un braccio attorno al collo e mi ha dato un bacio. Caldo, passionale, interminabile. Io dal terrore puro provato nell�attimo in cui si &egrave alzata sono passata all�estasi totale. Perché lui &egrave un bell�uomo, perché l�ho desiderato fin dal primo momento che l�ho visto. Mentre continuava a scavare con violenza nella mia bocca con la sua lingua prepotente mi ha solo strusciata con l�altra mano, in mezzo ai pantaloni. Si &egrave staccato, mi ha fissata e mi ha ordinato �spogliati�. Non l�ho capito subito ma &egrave stato in quell�istante che sono divenuta a tutti gli effetti la sua schiava. Senza pronunciare una sola sillaba ho eseguito abbassando lo sguardo. Mi sono sfilata anche gli slip facendomi scudo con la camicia che in parte mi copriva. Quando ho mosso le braccia per liberarmi del resto lui mi ha detto �basta così!�. Mi ha presa quasi con forza e mi ha fatta appoggiare sulla scrivania, mi ha afferrato le caviglie portandomi i piedi sul freddo piano di legno. Con un solo gesto mi sono ritrovata aperta e esposta, mi sono vergognata come ...
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