Spontaneità del suo essere
Data: 03/04/2018,
Categorie:
Lesbo
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Per accendere la pulsione e per fomentare animosamente il desiderio sono bastate unicamente poche frasi pronunciate ciononostante in fretta lungo il corridoio della scuola, con i libri sotto braccio, la sigaretta in bocca e la voglia di baciarla che soffoca francamente il fiato in gola reprimendolo. Se per baciarla si fosse dovuto arrampicare a mani nude sul campanile più alto lo avrebbe fatto innegabilmente senz�esitare, perché la voleva di sicuro con tutta sé stessa, in quanto ne reclamava quegli occhi verdi smeraldo e quei riccioli rossi che le nascondevano a volte il viso e la pelle d�alabastro.Da quel punto della classe, infatti, poteva osservarla senza destare troppa curiosità, sfuggendo alle critiche di alcune compagne di studi che detrattrici e maldicenti aspettavano che cedesse, dichiarandosi innamorata perdutamente di quella meraviglia che in fondo aveva soltanto dieci anni più di lei, che mai al mondo avrebbe lasciato al suo destino d�insegnante di madrelingua francese. Questo era l�universo femminile costantemente percepito dagli occhi d�un adolescente quasi ventenne, rapita e confusa dalla sua stessa smania d�assimilare se quella giovane donna forestiera le trasmettesse oppure no segnali d�apparente seduzione o un invito preciso cadendo in conclusione nel suo letto circondato da sete e da colori d�Oriente. Eppure, a ben vedere, le ragazze di quell�età talvolta s�innamorano delle proprie insegnanti, svolazzando qua e là tra finzioni e pulsioni reali, ritrovandosi ...
... successivamente nella notte nel letto caldo procurandosi con fervore piacere con masturbazioni attente e particolareggiate, con lo sguardo della loro amata seduta sulla cattedra che legge i versi d�uno scrittore o d�un poeta ancora negli occhi. Questa è la fantasia che galoppa in maniera irrefrenabile.Lei e il suo fascino, lei e la sua pronuncia straniera, lei e il suo inconfondibile incedere sorprendente, quasi ondeggiante. Lei e il suo profumo, lei amata da un uomo severo, sola e per di più in balia del suo fare e della sua cultura immensa e innata. Avrebbe innegabilmente imprigionato tutto il suo amore con le mani, dopo glielo avrebbe inconfutabilmente donato in cambio di quello sguardo sognante e perduto in chissà quali paralleli, avrebbe colto i fiori dal campo lì vicino a casa, per poi attraversare tutta la città a piedi per donarglieli a primavera, nel tempo in cui la mente accendeva la voglia di baci proibiti rubati certamente al buio nei pressi d�un malandato portone semichiuso. Frattanto durante il tempo in cui pensava ai suoi respiri affannosi per il perenne ritardo a volte giustificato, ma il più delle volte perdonato con un sorriso, la immaginava abbracciata a lei, baciandosi e toccandosi così come due amanti esperte e complici.Date le circostanze io arrivo in un pomeriggio di sole con un giglio bianco nella mano, lei m�abbraccia baciandomi lievemente sulle guance, invitandomi per entrare. Lei indossa la sottoveste nera, tutt�intorno appaiono candele, vino ...