1. Un'altra, piccola, storia.


    Data: 03/04/2018, Categorie: Lesbo Autore: rachele45, Fonte: RaccontiMilu

    A distanza di diversi mesi sono tornata in quel negozio. Per varie vicissitudini non era più capitato ma di recente sono tornata da quelle parti e ho visto il negozio, ho dato un'occhiata veloce alla vetrina, la commessa era la stessa. Non sono entrata il giorno in cui l'ho visto, ma qualche giorno dopo.Mi ha riconosciuta, ha sorriso dicendomi "bentornata". Ho spiegato i motivi della lontananza dal negozio, abbiamo parlato un po', poi mi sono messa a cercare qualcosa. Ha sempre cose molto belle, almeno per i miei gusti. Ho cercato, ho scambiato opinioni con lei che ho saputo essere la proprietaria, a metà con il cognato, del negozio. Mi ha consigliato un paio di vestiti che secondo lei mi sarebbero piaciuti. Effettivamente mi piacevano; quindi li ho portati con me in camerino. Ho chiuso la tenda e mi sono tolta il vestito che indossavo per cominciare a provare le cose che avevo preso: un paio di pantaloni, una maglietta. Mi piacevano ma non mi convincevano troppo. Ho aperto, è arrivata lei per aiutarmi. A lei piacevano ma non ho capito se sinceramente o nel suo ruolo di venditrice. Mi ha consigliato però di provare i vestiti di cui avevamo parlato poco prima. L'ho fatto, ho tolto i pantaloni e ho indossato il primo. un vestito leggero, colorato, estivo. Bellissimo. Sorridevo quando ho aperto di nuovo la tenda e le ho chiesto se lo aveva anche di una taglia inferiore perché mi sembrava un po' abbondante in vita. Mi ha detto di attendere un momento che avrebbe chiuso la ...
    ... porta, essendo l'ora di pranzo "vado a chiudere, a pranzo faccio pausa ma lei rimanga a provare tutto, non si preoccupi, ho tutto il tempo, faccia con calma. Mi fa piacere averla rivista". L'ho ringraziata, ha preso la taglia più piccola e me l'ha passata. Non ho chiuso il camerino, non ce n'era bisogno e, soprattutto, avevo voglia che lei rimanesse a consigliarmi. Avevo voglia che mi guardasse, in realtà. Ho tolto il vestito grande e sono rimasta con i collant e il reggiseno. Lei era lì, mi parlava del vestito, della qualità, del cotone. L'ho indossato, effettivamente era più adatto a me. Calzava meglio. "Le sta benissimo, è perfetto di taglia. va indossato senza calze naturalmente e anche con un reggiseno più adatto, che non si veda. Oppure senza, per chi come lei può permetterselo" ha detto sorridendo. Sentirla parlare così mi piaceva, mi eccitava. Mi piaceva che mi desse del lei, non pensavo alla possibilità che stesse facendo questo per vendere. Non sembrava così. Ma non contava nemmeno, in quel momento, per me. "Provi a levare le calze, vediamo come va, come se fosse estate".L'ho fatto, senza pensarci un momento. Ho tolto il vestito e ho sfilato le calze, riponendole sul panchetto del camerino. Mentre prendevo il vestito da mettere mi ha detto che ricordava bene, che era sicura che avrei apprezzato molto il vestito addosso. Lo apprezzavo, era perfetto e senza calze in effetti acquistava ancor più valore, ancora più leggerezza. Mi guardavo allo specchio, lei guardava me e mi ...
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