1. Federica: la star della serata


    Data: 07/09/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Hardcore, Autore: be69a0b85678, Fonte: xHamster

    ... era in mezzo al gruppo passando da un cazzo all’altro, dando qualche succhiata all’uno e poi all’altro, chiedendo di essere schiaffeggiata, insultata ed umiliata. Alcuni ragazzi le sputavano addosso quando finivano e lei apriva la bocca per non sprecare nulla, né sperma né saliva.“Datemi altra sborra cazzo!” ordinava ogni tanto, quando finiva di farsi farcire la figa da qualcuno. Il suo culo era ormai rosso accesso da tutti gli schiaffi che aveva preso, e il viso non era da meno. Ogni volta che ingoiava un cazzo o ne montava uno nuovo gemeva e fremeva dal piacere. Sembrava davvero una macchina del sesso, andava a avanti a farsi ingravidare da più cazzi possibile, segandone il più possibile in una volta, ingoiandone anche 2 alla volta e facendosi penetrare figa e culo da 2 o 3 cazzi alla volta!Quell’orgia sfrenata continuò fino al mattino.Dovevano essere quasi le 6 quando Marco ricevette la solita foto su Snapchat:Sapeva che doveva preparare la macchina.Dopo una decina di minuti lei salì in macchina, nuda e ancora grondante di sborra.“Ehi! Così mi rovini i se-““Stai zitto e guida coglione, e vedi di non farti distrarre da questo ben di Dio che non avrai mai!”Marco abbassò lo sguardo verso la strada e partì.Il viaggio passò nel silenzio più totale quando dopo quasi mezz’ora Federica chiese: “Ma dove cazzo stai andando?! Casa mia è dall’altra parte!”“Lo so” rispose lui semplicemente.“Dove minchia mi stai portando?! Fai manovra e torna indietro va!”Marco continuò a guidare ...
    ... finchè non accostò la macchina e si girò verso di lei, aveva uno sguardo strano.“Che cazzo fai? Dai non fare il coglione e portami a casa!”Marco rimase in silenzio, si girò verso i sedili posteriori e tirò fuori dalla sua giacca un sacchetto nero con laccio.“Mettiti questo” ordinò.“Dai vaffanculo non fare il coglione, che cazzo stai facendo?” chiese lei incredula.“Ho detto mettitelo, puttana.”“Come cazzo mi hai chiamata?!” questa volta era incazzata.Marco, con un movimento quasi fulmineo le infilò il sacchetto in testa, strinse il laccio e le blocco le mani per legarle con una fascetta da elettricista larga. Federica ora urlava aiuto, preoccupata e supplicante tra gli insulti rivolti a lui. Marco scese dalla macchina, fece il giro e aprì la portiera di Federica, tirandola fuori a forza. La spinse a terra con violenza e poi se la caricò in spalla.“CHE CAZZO FAI CORNUTO COGLIONE DI MERDA?! METTIMI GIU CAZZO! NON HAI LE PALLE, LASCIAMI ANDARE!!!”Dopo cinque minuti così, Federica venne buttata a terra, e sentì uno scroscio metallico davanti a sé, come di una serranda che viene alzata. Poi Marco la riprese in braccio e fece una ventina di passi, dopodichè la buttò di nuovo a terra e Federica sentì che lui le legava le gambe e le braccia con delle corde, mentre sentiva che le fissava a qualcosa di freddo e metallico che ogni tanto la sfiorava.Ad un certo punto Marco rimosse il sacchetto e Federica vide dov’era: sembrava un vecchio granaio abbandonato di una fattoria. Lei era legata alla ...
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