1. L’avvocato di Arezzo


    Data: 07/09/2017, Categorie: Etero Autore: Marisa Quarantenne, Fonte: EroticiRacconti

    Nella sua toga nera da avvocato sembrava più vecchio , ma quando lo ho rivisto fuori dall’aula di tribunale , era bello , , capelli brizzolati Occhi chiari, viso solare quando si presentò, ci eravamo conosciuti solo al telefono , lavoravamo per la stessa multinazionale lui ad Arezzo io a Milano Questa sera si festeggia mi disse , aveva vinto una causa che avrebbe portato alla ditta un sacco di soldi, ci vediamo nel mio ufficio alle 19,30 e poi si va al ristorante, ok Alle 19,30 quando arrivai nel suo ufficio c’era solo il portiere ,AvvocatoRobert Langdom , quinto piano . Il palazzo era deserto vista l’ora , e io non avevo voglia di andare a cena , non ora. Bussai , avanti , Robert era in piedi al centro della stanza con un vestito blu notte, io avevo un cappotto rosso. Era proprio bello ed io volevo fare una pazzia, mi tolsi il cappotto e sotto indossavo solo delle calze autoreggienti velate nere e scarpe tacco 12 rosse e dei guanti di pelle naturalmente Rossi che mi arrivavano al gomito Era rimasto di sasso , mi girai chiusi la porta a chiave è arrivata davanti a lui gli diedi un bacio con la lingua, mentre gli aprivo i pantaloni , abbassandoli il cazzo scatto fuori come una molla Duro e nodoso , mi inginocchiai e iniziai a leccarlo dalla cappella Alle palle e inverso, le sue mani si appoggiarono sulla mia testa e quando lo presi in bocca mi diede il ritmo ficcandomelo fino in gola Dopo qualche minuto quando ...
    ... sentivo il cazzo vibrare e stava per venire mi bloccai volevo durasse a lungo il festeggiamento Mi inumidii l’indice mettendoglielo in bocca poi glielo misi nel culo e iniziai un massaggio prostatico il cazzo si indurii e si allungo al massimo temevo gli facesse male Spazzai via tutto quello che c’era sulla scrivania e mi misi a 90 La cappella strusciava sulla mia fica già grondante di umori e con un colpo secco mi entro fino in fondo, mentre con le dita mi allargava il buchino del culo che sebbene non più vergine era comunque stretto Due dita poi tre , con il cazzo in figa e le dita nel culo , mi sentivo come mi stessero facendo una doppia penetrazione Lo sfilo dalla fica e iniziò a premere sul buchino già un po’ allargato Poi il cazzo viscido dei miei umori entro tutto , BELLO!!!! Mi prese la vita con le mani e iniziò a cavalcarmi , infine mi giro sdraiandomi sulla scrivania , mi venne sopra infilando il cazzo tra le mie tette e mi schizzo tutto il suo piacere in viso Eravamo tutti e due distrutti, decidemmo invece di andare a cena Ordinare qualcosa in ufficio, quando arrivò il fattorino (un bel ragazzo) gli aprii la porta completamente nuda mentre Robert era in bagno , mi diede il pacchetto e prese i soldi senza emettere una parola mentre io gli dissi , sei arrivato tardi potevamo divertirci in tre. Gli chiusi la porta in faccia mentre arrivava Robert che stava dicendo Festeggiamo, appena sarà di nuovo duro gli risposi 
«1»