Eva, ragazza facile - 2
Data: 12/04/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Lesbo
Autore: mia-michael, Fonte: xHamster
... dovevo proprio pisciare come una vacca!”Scorgendo una strana espressione sul mio volto aggiunge: “E’ la prima volta che vedi una ragazza pisciare?”“Ehm… da così vicino sì.”“Beh, è quello che succede quando si è di corvè alle latrine.”Si alza e mi ritrovo il viso a non più di venti centimetri dalla sua vagina. Lei se ne va senza pulirsi. La sua disinvoltura e mancanza di pudore mi fanno inorridire. Lei agisce in un modo così naturale, quasi fossi un oggetto o un a****le domestico. Ho capito che le piace scioccare la gente.Aiscia mi rimprovera: “Dovevi andartene.”“Sì, ma…”“Guarda che se non reagisci mai lei continuerà a fartene vedere delle belle.”Il suo modo di fare non mi piace, ma mi eccita, come tutto quello che mi circonda qui. Sono già eccitata per essere nuda e depilata. Persino il bordo arrotondato del manico dello scopino mi dà delle idee…Bisogna che trovi alla svelta un uomo per calmarmi, altrimenti finirò per lasciare una traccia dietro di me, come una lumaca ninfomane che va a una gang bang. Non m’importa chi! Devo placare la mia fame di sesso!Lavoriamo bene e i bagni splendono. Dopo aver raggiunto le altre ci facciamo una doccia, che sollievo…Alle undici sono finalmente pulita e profumata. Dunque vediamo… per andare al lavoro mi vesto oppure no? No, preferisco andarci nuda! Lo so, è folle. Vado nel bar. Alcuni clienti stanno aspettano nel dehors. È curioso come la gente del posto non ci resti mai e preferisca entrare dentro, mentre i turisti restano all’aria ...
... aperta. Le persone vestite dentro e quelle nude fuori, curioso. I rumors che è arrivata una nuova cameriera si sono sparsi ai quattro venti e ci sono molte persone venute apposta per rifarsi gli occhi. Questo mi fa molto effetto. Aiscia mi sostituisce mentre addento un pan bagnat. E’ buono, i pomodori sono molto più saporiti che a Parigi.All’inizio del pomeriggio c’è l’ora della siesta e non ci sono più tanti clienti. Aiscia mi fa l’occhiolino: “Il capo vuole che tu vada nel suo ufficio per compilare le carte...”Messaggio ricevuto. Mi sa che stavolta devo dargliela. Bruno non è certo il mio tipo, dato che non è più tanto giovane. Potrebbe persino essere mio nonno, ma più robusto e meno seducente. Ma ha comunque un cazzo e da come accarezzo il manico arrotondato dello scopino è evidente che mi serve un uomo e di corsa!Vado nel suo studio. Lui mi accoglie dicendomi: “Lavori bene, ti assumo. Adesso dobbiamo preparare i documenti...”“Se è possibile preferirei di no, dato che…”Bruno alza gli occhi al cielo dicendo: “Non voglio avere delle noie, io. Potrei anche correre il rischio, ma ti converrà essere molto gentile…”“Sì, boss, d’accordo.”Sorpreso di sentirmi rispondere in quel modo così in fretta mi chiede: “Hai ben capito ciò che voglio dire?”“Intendeva che io passi un po’ di tempo con lei nel suo ufficio. Per me va bene.”Mi fa un grande sorriso. E va bene, non è che il signor Bruno, ma nello stato in cui sono, mi andrebbe bene anche un cane col cappello. E’ un modo di dire, ...