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Passeggiata di coppia
Data: 13/04/2018, Categorie: Trans Autore: LaTuaLei, Fonte: Annunci69
Più che un racconto, volevo trasmettere un’immagine mentale di ciò che mi è capitato l’altra sera con l’uomo che mi ritiene la sua donna. Persona pulita educata e stimabile. In effetti ci frequentiamo da tempo e lui comunque sa che ho altri amici. Questo mio amico tra le altre cose, ama camminare a braccetto con me come una coppia tra le persone. L’altro pomeriggio, verso le 18, mi incontro con questo mio amico. Preventivamente mi aveva “commissionato” il tipo di abbigliamento che dovevo mettere su. Abitino a mezza coscia, perizoma, autoreggenti nere ricamate, scarpe tacco 12 nere. Scendo dalla mia macchina, indosso il mio giaccone femminile nero con cappuccio a mezza coscia e mi dirigo verso la sua macchina. Scende, e guardandomi mi fa gli immancabili complimenti sulla femminilità mentre mi da un bacetto sulla guancia e con la mano sinistra accarezza la coscia in tutta la sua lunghezza sino ad arrivare dove l’autoreggente finisce ed inizia la calda carne. La sua mano gelida mi fa sobbalzare. Ridiamo entrambe. Chiude la macchina, mi metto a braccetto e con il cappuccio sulla testa iniziamo a fare due passi. Con il cappuccio è praticamente impossibile capire che sono un maschio. Camminiamo parlando di qualche argomento generico e nel frattempo mi racconta degli sguardi degli uomini che incrociamo diretti sul tacco 12 e sulle gambe. Io con il cappuccio non ho molta visibilità ma so che do nell’occhio in quanto essendo un metro e settantadue su tacco dodici non passo ...
... inosservata. Facciamo una bella passeggiata. Poi lui mi dice se ci appartiamo in un viottolo poco frequentato che ha per giunta qualche lampione fulminato. A metà vialetto ci fermiamo. C’è un muretto dove lui di siede. Mi fa mettere avanti a lui in piedi girata verso di lui. La sua faccia è sulle mie grosse tette di silicone. Mi fa aprire il giaccone e mette la sua faccia sulle tette mentre con una mano mi stringe in vita e l’altra la mette sulla calze. Allungo la mano per sentirlo. E’ eccitato. Sento dai pantaloni la sua cappella gonfia che spinge in avanti e pulsa a ritmi che gestisce lui. Ogni tanto passa qualcuno. Diamo nell’occhio in maniera limitata, sembriamo una coppia che amoreggia. Quando sentiamo dei passi mi chino come a baciarlo. Per due volte ne approfitta per mettermi la lingua in bocca. Solitamente evito i baci. Molti fumano e mi da fastidio il sapore della bocca catramosa del fumatore. Le sue mani sono sotto il giaccone ad accarezzarmi sotto il vestitino mentre io gli accarezzo l’eccitazione. Non si dovrebbe notare nulla perché il giaccone è scuro, le calze anche. Eppure ad un certo punto un ragazzo distinto con cappotto e valigetta da lavoro nel passare rallenta passandoci vicino mentre ci guarda. Non accenna ad accelerare per andare via anzi nel passare avanti ogni tanto si gira e rallenta sempre di più tanto che si ferma ad una decina di metri facendo finta di telefonare mentre si mette sul muretto. Noi comunque continuiamo con le nostre effusioni. La ...