Patty porca 02
Data: 08/09/2017,
Categorie:
Hardcore,
Tabù
Autore: pattytits, Fonte: xHamster
... offriva all’ignoto guardone. Avevo le sue natiche in mano, le stringevo forte mentre lei piantava il mio bastone sempre più profondamente all’interno del sui intestino. Saliva e scendeva, sembrava quasi si dovesse sfilare. Il suo ritmo aumentava, e le sue tette ballavano libere davanti a me. Gliele presi tra le mani, sentivo i capezzoli duri contro il palmo, le stringevo forte le spremevo. Gemeva. Non so se per il dolore o per il piacere. La strizzavo forte, cercava di sfuggirmi ma ero troppo forte per lei. Le lasciai il seno. Le infliggevo spinte sempre più forti con il cazzo; continuava a gemere, eccitata. Il suo corpo si inarcava all’indietro, teneva gli occhi chiusi.L’uccello di Simone, grosso e duro, si era impadronito del mio corpo. Mi avevano insegnato a godere con il culo. Le tette si muovevano sotto i colpi che ricevevo. Mi facevano male anche per la strizzata che mi aveva dato.- Ora toccati, porcona –Mi aveva preso le mani portandomele sula figa. Le mie poppe erano così strette tra le mie braccia, ancora più in evidenza. Strinse entrambi i capezzoli fra le dita, tirandoli forte, verso di sè- Sono duri, sei una cagna in calore –- Mi fai male –- Mi piace –- Basta.. Simone.. Basta –- Ho appena iniziato, se vuoi il mio cazzo devi guadagnartelo –- Dai … -Smise di pomparmi- Allora smetto? -- Continua… ti prego –- Sei una puttana cazzo dipendente. Ne vuoi ancora? –- Riempimi, maiale –Mi lasciò i capezzoli;- Mi devi rispettare, troia – rise e contemporaneamente mi diede ...
... due ceffoni sulle tette, a mano piena, uno per lato. E subito dopo altri due, dall’alto verso il basso. E ricomincio a fottermi.Mi venne in mente mia figlia Daniela, messa a pecorina, il suo corpo trafitto da quel cazzone, la sua passerina, che immaginavo stretta allargata e violata da Simone che mentre la scopava le palpava le tettine, le tormentava i capezzoli. Mi stavo bagnando sempre di più.- Toccati ancora, senza smettere.Avevo il clitoride gonfio e duro, non ci misi molto a venire. Ululavo mentre Simone tenendomi per i fianchi mi faceva saltare sul suo cazzone.Patrizia era una cagna in calore; mi stringeva l’uccello con il culo, mungendolo. La sentii venire e la riempii di sborra a mia volta.Il guardone era sempre lì.- Certo che hai dato un bello spettacolo –- Non capisco –- Girati –Si voltò verso la finestra e vide l’uomo- Lo sapevi? – era rossa in viso- E’ li dall’inizio, conosce il tuo culo meglio di te –- Mandalo via –- Lo faccio entrare invece, avrà bisogno di uno sfogo –- Sei impazzito? –- Aprigli – si era alzata, nuda l’uomo la vedeva tutta. Le diedi una pacca sul sedere- Non scherzare –Le diedi un altro sculaccione, più forte- Vai –Andò al citofono, fece s**ttare la serratura del portoncino, aprì la porta di casa e attese. Intanto mi rimisi i pantaloncini.L’uomo entrò. Un po’ calvo, di altezza media, una bella pancetta, guardava il corpo di Patrizia con sguardo voglioso- Ciao, ti è piaciuto lo spettacolo? –- Eh, a chi non sarebbe piaciuto! –- La vuoi toccare?- ...