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L'estate di Martina
Data: 14/04/2018, Categorie: Autoerotismo Etero Sesso di Gruppo Autore: franny, Fonte: RaccontiMilu
Avanzava a piedi nudi nella stanza � La stanza era di colore rosso scuro � Le pareti avevano il colore del fegato crudo.Martina abbassava lo sguardo sul suo corpo, il suo colorito era cosi bianco da apparire quasi diafano con quella luce.Il completo intimo nero in pizzo balzava subito all'occhio. Sembrava un cartello con scritto guardare qui.Mentre avanzava lentamente nella sua mente ripercorse ogni situazione che l'aveva portata in quella stanza. Seguendo il suo desiderio di piacere. Una volta tanto senza la scusa dell'amore. Lasciando che per una volta fosse il suo corpo, i suoi istinti a decidere cosa fare.Tutto era cominciato tre giorni prima.Martina stava rientrando dalla sua passeggiata serale. Nell'androne delle scale si era incontrata con Carlo.�Buonasera� le disse lui facendosi incontro.�Buonasera� rispose lei con la sua solita educazione.�Niente vacanze quest'anno signorina?� Mentre faceva questa domanda, Martina fissava il suo interlocutore. Il suo vicino di casa, un uomo sulla cinquantina, di cui aveva sempre notato le braccia e le mani grandi da lavoratore.�Niente, sono a casa per preparare un esame all'università� rispose, e dentro di lei si apriva un po' di malinconia.�Le dico una verità, mi spiace per lei, che non è andata in vacanza ma, per me ed altri del condominio è una bella fortuna� mentre faceva questa affermazione le sembrò di cogliere un lampo negli occhi neri di Carlo.Mentre stava per rispondere, si aprirono le porte dell'ascensore. Lui con un mezzo ...
... inchino mimato le fece segno di salire. Appena la salita cominciò Martina dovette assolutamente chiedere: �Come una bella fortuna mi scusi�. Lui le sorrise e dopo una breve pausa rispose. �Vedi abbiamo la fortuna di ammirarti tutte le mattine prendere il sole� La fissò. A lei sembrò quasi le facesse una radiografia. E aggiunse: �Roba da urlo�. In quell'istante si apri la porta dell'ascensore. Per fortuna pensò Martina. Non sapeva che cosa dire. Era completamente arrossita. Si allontano senza guardare Carlo e biascicando una specie di buonasera. Se si fosse girata molto probabilmente avrebbe visto lui che le fissava il culo con un sorriso da alligatore.La mattina successiva all'incontro, come ormai faceva ogni mattina, usci sul terrazzino a prendere un po' di sole. Si sdraiò tranquilla, indossando il suo bikini rosso. Dopo un po' le tornarono in mente le parole di Carlo della sera prima e apri gli occhi per accorgersi effettivamente che c'erano un paio di maschietti che la guardavano dai vari balconi del condominio. Tra questi c'era anche Carlo. Martina si senti turbata. Non perché la stessero guardando, no quello non le creava nessun disappunto. Ma perché si sentiva desiderata, bramata. Era una strana situazione soprattutto perché si accorse che si stava eccitando. Già l'idea che quelle persone la guardassero cariche di desiderio, la eccitava. S'immaginava i commenti sporchi che potevano farsi l'un l'altro parlando di lei. All'improvviso dovette alzarsi di scatto ed entrare ...