La troia dei muratori
Data: 17/04/2018,
Categorie:
Trans
Autore: Troiadentro, Fonte: Annunci69
... pantaloncini, restando solo con gli slip, chiaro segnale che aveva cambiato idea. Sempre continuando a succhiare il cazzo di Giovanni, tirai giù gli slip di Gino e presi in mano quell’incredibile palo di carne, iniziando a segarlo. “Ma allora sei proprio una troia ninfomane, il cazzo non ti basta mai” mi disse con sprezzo Gino che intanto insieme a Giovanni si era alzato in piedi ed erano uno a fianco dell’altro, con io in ginocchio davanti a loro, per facilitarmi il doppio pompino. Per un attimo mi staccai dal cazzo di Giovanni che presi in mano e mi fiondai su quello che Gino che me lo sbatteva in faccia irridendomi e insultandomi. Gli leccai voracemente le palle poi iniziai a leccargli il cazzo, facendolo scivolare nella mia bocca per succhiarlo tutto. Era davvero grandissimo, facevo fatica a succhiarlo tutto, dopo averlo gustato un po’ tornai su quello di Giovanni ed iniziai ad alternare, prendendo in bocca ora uno ora l’altro cazzo e contemporaneamente segando l’altro. Provai anche a prenderli contemporaneamente in bocca ma erano davvero troppo grandi, così mi accontentai di leccarli insieme, per poi riprendere a spampinarli alternativamente. Andai avanti per un po’ finchè Giovanni non si staccò dicendo che voleva rompermi il culo. Gino tornò a sedersi sul divano, mi inginocchiai alla pecorina tra le sue cosce e ripresi a succhiargli il cazzo, mentre Giovanni venne dietro di me afferrandomi per i fianchi e iniziando a strofinare il suo cazzone duro sulle mie chiappe. ...
... Con le mani me le allargò passando con la sua asta durissima nel solco delle mie chiappe. Avevo il cazzo di Gino in bocca e non potevo parlare ma avrei voluto urlargli di sbattermelo dentro, stavo impazzendo dal desiderio. Lo sentì staccarsi un attimo da me e immaginai che stesse per penetrarmi, invece iniziò a sculacciarmi le chiappe mentre mi insultava e mi “minacciava” di sfondarmi il culo. Non posso negare che gradivo tantissimo quel trattamento e lo capì pure Gino, dal modo sempre più appassionato con il quale gli succhiavo il cazzo, che rivolgendosi all’amico disse “Alla cagna piace anche essere sculacciata, è davvero una baldracca”. Giovanni proseguì a sculacciarmi per un po’, poi sputò sul mio buchetto e sulle sue mani e pian piano, prima con un dito, poi con due iniziò a penetrarmi e prepararmi il buchetto. Lo sentì di nuovo sputare tra le mie chiappe, poi mi afferrò con decisione per i fianchi e sentì la sua cappella appoggiarsi sul mio buchetto ed iniziare a forzare, prima lentamente poi con un paio di colpi decisi. Provai un dolore lancinante nel momento in cui mi penetrò, avrei voluto urlare per il dolore se solo non avessi avuto in bocca il cazzone di Gino. Sentivo quel cazzone nel mio culetto e mi sembrava che mi stesse lacerando, Gino mi teneva la testa sul suo cazzone per non farmi staccare e mi derideva “Fai la brava cagna che tanto ti piace, non volevi darti rompere il culo?”. Giovanni intanto era dentro di me ma stava fermo per darmi il tempo di abituarmi e ...