1. Dalla finestra


    Data: 18/04/2018, Categorie: Sensazioni Etero Autore: cp_beatrix, Fonte: RaccontiMilu

    Ultimamente a causa di un nuovo progetto mi ritrovo ad uscire tardi dall'ufficio. Fortunatamente l'ufficio &egrave in pieno centro di Roma in una zona molto trafficata da turisti e anche uscendo molto dopo il classico orario d'ufficio la vita &egrave ancora in fermento, coppie o gruppi che passeggiano, che cenano o altro e questo allevia e distrae il ritorno verso casa.L'ufficio si trova al quinto piano di un palazzo antico e si gode un panorama caratterizzato da tetti cupole dei palazzi intorno, di fronte, al di là della strada ci sono altri uffici e le finestre sono costituite da ampie vetrate con delle tende per fermare la luce del sole.Superato il classico orario delle 18:00 gli uffici iniziano a svuotarsi e si ha l'impressione che scenda un velo di mistero che avvolge le stanze ed i corridoi.Da qualche sera avevo notato che in un piano del palazzo di fronte solamente una stanza rimaneva la luce accesa a testimoniare, forse, la presenza di qualcuno che come il sottoscritto faceva tardi.Questo aspetto mi incuriosiva e per divagarmi un momento mi era venuta voglia di scoprire chi era l'inquilino della stanza.La mia scrivania sta proprio di fronte alla finestra e quindi posso controllare ogni movimento.Ad un certo punto mi accorgo di un ombra ed ho quindi la conferma che nella stanza &egrave presente del movimento e la luce accesa non &egrave la dimenticanza di un impiegato.Mi alzo dalla scrivania per sgranchirmi le gambe e mi avvicino alla finestra per verificare se ...
    ... c'&egrave tanto traffico e mi accorgo che dall'ufficio di fronte poco fuori dalla scrivania spuntano un paio di gambe con ai piedi delle scarpe da donna.La mia attenzione viene calamitata da quelle gambe compostamente accavallate sotto la scrivania. Poco dopo mi accorgo che anche Lei si alza dalla sedia e si allontana dalla scrivania per avvicinarsi alla finestra, forse anche lei ha interesse a verificare l'intensità del traffico oppure a solo necessità di sgranchirsi, ho modo di notare meglio la figura ed il suo abbigliamento.Ha i capelli castani lunghi, un completo giacca-gonna e una camicetta bianca, una serie di bracciali ad entrambi i polsi.Nel guardare fuori dalla finestra ecco che ci accorgiamo entrambi della presenza e per solidarietà, forse, ci scambiamo un sorriso ed un cenno che traspira la delusione di trovarsi ancora in ufficio a quell'ora.Qualche istante ancora davanti alla finestra e ritorniamo seduti alla scrivania, ci rendiamo conto che anche da quella posizione possiamo accorgersi della presenza di entrambi.Dopo qualche minuto dalla stanza di Lei avverto il lampeggio della luce della scrivania, alzo gli occhi per vedere cosa stesse accadendo.Appena la misteriosa dirimpettaia si accorge delle mia attenzione ferma il lampeggio lasciando la luce accesa.In principio inizia a giocare con la penna, la porta alla bocca facendo finta di pensare, la batte leggermente sulle labbra e poi inizia a prenderla in bocca come si fa con i bastoncini di liquirizia. Gli occhi della ...
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