L ultimo saluto? (2 di 4)
Data: 23/04/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Candida69
... è una delle frasi che incredibilmente
mi regala attimi di solleticante benessere,mi sento appagata nel
piu nascosto e piccolo cassetto rinchiuso nella mia mente:
Essere stata una vera puttana e lo avverto ancora quasi fosse li vicino a
me quella notte,con la sua
voce vibrante,le sue frasi dettate al momento giusto e i suoi
colpi decisi quasi a volermi sconquassare per poi riportarmi alla poesia
dell eros piu raffinato.
Decido di sdraiarmi e accarezzarmi di piu,la posa è quella di una
donna in attesa di essere ritratta:
Ripercorro con le dita l interno delle cosce protesa un po in alto,sfioro il punto
piu delicato e sensibile del mio corpo lambendone le labbra per poi
proseguire da sotto la maglietta che ora scopro piano piano fino all ombelico.
Esco,non voglio restare nuda e in un attimo sfioro quello che inequivocabilmente
è il segnale della mia imminente eccitazione,stringo delicatamente il capezzolo per
poi ripercorrere la strada dei suoi contorni.
Vorrei con l altra mano iniziare a sfiorare le mie labbra e aprirmele delicatamente
come aveva fatto luiquella mattina ma resisto,anche perche la poca
difesa che ho alla vista di probabili spettatori è esigua.
Il secondo bagliore di fari che nella notte illumina per qualche istante il
giardino mi riporta per un attimo alla realta.
E' l ora di abbandonarmi tra le braccia di un uomo.La strada è breve e decido
di percorrerla con un battito accelerato del mio cuore ...
... ma con la consapevolezza
di essere tremendamente confusa.
Salgo piano le scale senza usare il piccolo ascensore,il cuore batte forte
e la voglia di essere amata non si placa,apro la porta piano,dirigendomi
verso il letto che sento leggermente cigolante,proseguo fino a trovare
una inaspettata sorpresa.
Rimango a bocca aperta e disegno sul mio volto una smorfia di nuova espressione
mai provata prima di allora,l intesa e perfetta,e quasi come se avessi
incontrato per la prima volta un uomo diverso da couli che mi
è stato accanto per anni.
Ha l asta in mano e la sfodera poderosa e turgida,gia inumidito da poco all apice,
ho le labbra doloranti ma la voglia di stringerle a turno con i denti e irresistibile.
So gia cosa fare cosi mi avvicino lentamente ed anche se vorrei divorarlo
mi appresto a toccarglielo e a stringerlo quasi fosse la prima volta che
vedevo un pene eretto,timida e quasi impacciata,lui libera la sua.
Vorrebbe dire qualcosa,lo avverto ma si trattiene e si gode ogni movimento.
"Ti ho vista prima,a chi pensavi?"con voce spezzata un po dal respiro profondo.
Vergogna,imbarazzo,pudicita improvvisa abbasso gli occhi e fingo di interessarmi
ad altro ma sento un piacere nel basso ventre e una vibrazione che
come una sferzata di frusta vibra lungo la mia schiena.Non è dolore,è piacere
estasiante.
Sono un lago e quasi non mi accorco di essere presa in ostaggio dalle sue dita
che trovano spazio tra le mutandine ...