1. Si può fare 5


    Data: 25/04/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: OnlyM, Fonte: EroticiRacconti

    ... essere preparata a tutto. Ho sempre un cambio pronto. Evito per quanto possibile i pantaloni. Mi lavo dappertutto e in maniera approfondita, davanti e dietro. Fuori e dentro. E mi lubrifico. dappertutto. "Dica..." "Ah eccoti...aspetta un attimo". Passano interminabili secondi, mentre lui digita sulla tastiera. "Preparati che ho voglia di mettertelo nel culo..." La voce non ha cambiato tonalità, né il viso espressione. Senza ulteriori solleciti e nemmeno lamentele, dò un giro di chiave alla porta. Sollevo il vestito e sfilo le mutandine tenendole dentro il pugno della mano. Poi mi reclino appoggiandomi con la pancia sul tavolo da riunioni della sua stanza. Scendo dai tacchi perché so che così la posizione sarà più comoda per entrambi. Apro le gambe e aspetto. Sento l'aria condizionata sulle mia chiappe sode lisce e nude. Aspetto. Finché sento che si alza dalla sua scrivania. Mi compare davanti alla faccia con l'uccello in mano e mezzo in tiro. Avvicino il viso al bordo del tavolo nella sua direzione, così che sia tutto più semplice. Nella mia bocca, la cappella lucida di umori contamina tutto dello stesso sapore. Sesso e dominazione. L'asta diventa subito dura "Dove lo vuoi?" Prendo fiato un secondo prima di rispondere con un sussurro a mezza voce. "Mettimelo nel culo" Tanto cosa cambia. Lui ha già deciso e di certo non vuole la mia ...
    ... opinione. E se c'è una cosa che ho perfezionato in questo tempo è quella di saper usare le parole al momento giusto. Le parole aumentano l'eccitazione. La raddoppiano. La triplicano. E, di conseguenza, i tempi si dimezzano. Mentre mi arriva dietro, con le mani spalanco le chiappe, mettendo in bella mostra l'obiettivo. "Dai...spaccamelo!" L'abitudine e la preparazione mattutina favoriscono un ingresso meno doloroso anche se mi è sempre difficile reprimere il gemito provocato da quella trivella dentro il mio sfintere. "ahhh...ssiii...dai...scopami...fammi male..." Confesso ormai non parlo più soltanto per lui. Per la sua eccitazione. Ma anche per la mia. Come per la i pompini fatti in conference call, sentire una voce che descrive la mia condizione sottomessa, mi eccita. Lo sento tra le gambe. E va avanti, finché lui non viene. Di solito in pochissimo tempo. Mi piace sentirmi montata. Sentire il suo respiro ansimante sopra di me. Il rumore che fanno i due corpi sbattendo uno contro l'altro. Il contatto ispido contro la mia pelle liscia. La bella e la bestia. Essere sovrastata. Usata. Abusata. Ah. Si. Scopami. Così. ah. tutto. si. spaccamelo Finché lui gode. Viene. Gode grazie a me. Per merito mio. Sentire il suo uccello pulsare al ritmo dei fiotti di sperma, che sia nelle mi viscere o nella mia bocca, è come l'applauso alla fine del teatro. 
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