ASIA...due MILITARI e il RAGAZZO delle Pulizie
Data: 09/09/2017,
Categorie:
Anale
Sesso di Gruppo
Trans
Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster
Voglio raccontarvi stavolta una mia avventura iniziata su un autobus d’estate e finita ai cessi della stazione: Era un caldo pomeriggio estivo e mi ritrovavo su un autobus affollato di gente che tornava dal mare. Anch’io ero stata sulla spiaggia ed abbronzata indossavo un top aderente ed una minigonna di jeans con dei sandaletti ai piedi…sotto non portavo il reggiseno, ma solo uno slippino piccolo bianco con dei ricami…dentro uno zainetto avevo il mio bikini, una crema per il sole e un telo bagno…La calca di quell’autobus era asfissiante e fastidiosa, mi feci largo tra la folla per sistemarmi verso il fondo del pulman vicino alla vetrata anteriore. Arrivata notai due bei militari, alti e ben piazzati…dovevano avere sui 25-26 anni credo…erano in divisa verde. Gli uomini in divisa mi avevano sempre molto eccitato. Loro notarono il mio sguardo e uno di essi, quello rasato mi sorrise. Ricambiai il sorriso e mi voltai dando loro le spalle…Ad un tatto sentii strusciarmi contro il mio fondo schiena un qualcosa di molto grosso e duro. Non tardai ad accorgermi che era il pacco di uno dei due militari, quello moro stavolta, che si era avvicinato e con la scusa del “pigia-pigia” stava pigiando il suo affare sul mio culetto…La cosa, da brava porcellina, non poteva che farmi piacere ed eccitarmi come una matta: se fosse stato un viscido vecchio, mi avrebbe fatto schifo, ma era un militare, giovane, muscoloso, dalla carnagione scura mediterranea….Facevo finta di niente e mi godevo ...
... quel pacco enorme che strusciava…Improvvisamente, sentì una mano che dal basso mi palpava la coscia destra…Era l’altro, rasato che mi aveva sorriso…anche lui si era avvicinato a me e mi stava palpando.Nel caldo che faceva provai un lungo brivido…poi iuno di loro mi sussurrò all’orecchio una frase con un tipico accento romano “bella…Che ne dici di far compagnia a du’ bei militari che devono aspettà un treno in stazione eh’!…” E intanto la sua mano prese la mia mano avvicinandola al suo pacco…io la lasciai trasportare e lui me la poggiò sulla sua patta rigonfia continuando a sussurrare:“Senti qui che fucile duro che tengo…ti piace vero'”…Io non risposi…ero un po’ intimidita e avevo paura di essere vista dalle altre persone…L’autobus era arrivato alla fermata della stazione ferroviaria e di s**tto mi dimenai e scesi dal bus seguita dai due militari…Si presentarono: il moro si chiamava Antonio ed era siciliano, il rasato Davide ed era romano…erano entrambi militari di leva nella stessa caserma e dovevano aspettare il treno per Pisa che sarebbe arrivato tra un ora…giusto il tempo per divertirsi un po’…come diceva il romano…L’idea mi eccitava e li segui…mi portarono nei cessi della stazione, tra la puzza e le scritte oscene…Non c’ero mai entrata, era rivoltante, ma mi eccitava molto quella situazione.Dentro al momento non c’era nessuno e tutti e tre ci chiudemmo dentro l’ultimo dei cinque cessi coperti…Antonio: “Biedda…Sei una troietta allora…Brava,cosa vuoi farci ehh'” chiese il ...