1. La gonnellina di jeans


    Data: 04/05/2018, Categorie: Feticismo Hardcore, Masturbazione Autore: Laura151079, Fonte: xHamster

    ... me.Arrivata in terrazza Giovanni aveva detto ridendo:"Beh! La gonna è la stessa, chissà sotto"!"Chi lo sa! In qualsiasi caso stamattina colazione in piedi"! Avevo risposto."No, non vale non potete farmi questo"! Aveva replicato.In effetti non mi ero seduta, aspettavo a farlo, anche se avevo una gran voglia di farlo.Avevo indossato le mutandine bianche come aveva chiesto Giovanni.Anche se eccitatissima aspettavo a sedermi, volevo vedere la sua reazione.Non si era seduto neppure lui, eravamo rimasti così, in piedi a guardarci e sorridere almeno per un paio di minuti."Siete molto sexy anche così, ma che ne dite se ci sedessimo"? Aveva dettoToccava a me sbloccare la situazione, lui non mi avrebbe più chiesto di sedermi."Dai sediamoci che qui si raffredda tutto". Avevo proposto.C'eravamo seduti. Il suo sguardo era ancora fisso nel mio. Non aveva ancora guardato sotto.Mi stava facendo eccitare solo guardandomi negli occhi.Il pensiero di farmi guardare mi prendeva molto. Volevo il suo sguardo tra le mie gambe."Siete sexy da impazzire. Quelle mutandine bianche mi fanno impazzire. Mi fanno uscire di testa. Lasciatevi guardare meglio. Divaricate leggermente le gambe vi prego." Aveva detto Giovanni.Ero indecisa sul da farsi, mi sarebbe piaciuto un po' di corteggiamento in più e non una richiesta così diretta.Ma l'avevo accontentato.Avevo aperto leggermente le gambe mettendo bene in mostra quel lembo di cotone bianco, leggermente trasparente, che copriva la mia fighetta. Avevo una gran ...
    ... voglia di scoprirla, di mostrargliela, voglia di toccarmi e di farmi toccare, ma mi trattenevo solo per contegno."Sono eccitatissimo, lasciatevi toccare" Aveva chiesto."No, toccare no, non mi va, sto già sbagliando così" Avevo risposto decisa, anche se non desideravo altro che essere toccata dalle sue mani e sentire le sue dita sulle labbra di una fighetta ormai strabagnata."Allora vi prego restate così, lasciatevi guardare. Toccatevi voi mentre io vi guardo. Tocchiamoci insieme, ognuno per se." Aveva replicato mentre con la mano si stava strusciando il pisellone da sopra i pantaloni.Eravamo tranquilli in terrazza, era una zona no limits per i muratori. Non sarebbero mai venuti fin lì.Non sapevo cosa fare, ma fondo era quello che volevo, quello che avevo desiderato per tante lunghissime notti.Avevo aperto leggermente le gambe e con la mano avevo iniziato ad accarezzarmi la fighetta da sopra le mutandine.Ormai ero eccitatissima, le mutandine si erano bagnate e aderivano come una seconda pelle alla forma della fighetta. Bagnandosi erano ormai quasi del tutto trasparenti. Lasciavano intravedere la mia peluria rossiccia e arricciata.Accarezzavo con le dita le labbra della fighetta formando un solco che le divideva in due. Le mie dita erano come un aratro che solcavano e aprivamo la terra da come entravano tra le labbra della fighetta. Le mutandine me le sarei strappate di dosso dalla voglia che avevo di infilarmi almeno le dita nella fighetta.Se Giovanni in quel momento avesse ...
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