1. Al cinema (Simona)


    Data: 05/05/2018, Categorie: Etero Autore: Jimpoi

    Simona pagò il biglietto ed entrò nella sala del cinema. Era molto attraente, nel suo vestito rosa con la gonna che arrivava ben sopra al ginocchio. Portava i lunghi capelli biondo scuro sciolti sulle spalle. Il commesso si voltò a guardarla. Era un film di nicchia e nessuna delle sue amiche era voluta andare con lei; nel cinema non c’era quasi nessuno, meglio così, sarebbe stata tranquilla. Si sedette al centro della sala, nel posto più favorevole alla vista del film. Dopo poco si spensero le luci, e lei si mise comoda, allungando le belle gambe. Dopo che il film era iniziato da qualche minuto, un uomo, Simona non lo vide bene, si sedette a fianco a lei. “Uno spettatore ritardatario”, pensò la ragazza, rimettendosi a guardare lo schermo. Dopo poco sentì la mano calda del suo vicino sulla gamba, si ritrasse, ma lui insistette. Le accarezzava il ginocchio. Lo lasciò fare, era single e non le sembrava che stesse facendo niente di male e poi era curiosa di sapere quanto avrebbe osato. Pian piano la mano risalì sulla sua coscia facendole un piacevole solletico. “Forse si sta spingendo un po’ troppo oltre”, pensò Simona, ma prima che riuscisse a dirglielo, lui le infilò la mano sotto la gonna leggera, toccandola attraverso le mutandine di pizzo. Il piacevole solletico si trasformò in eccitazione e Simona iniziò a bagnarsi mentre lui la massaggiava; istintivamente allargò leggermente le gambe. Guardò verso di lui: il suo profilo nero nel buio sembrava attraente, anche se non ...
    ... riusciva a valutarne l’età. Non le interessava, ora era troppo eccitata. L’uomo le prese la mano e se la portò all’altezza del cavallo: Simona strinse con le dite affusolate con le unghie smaltate di rosso il rigonfiamento dei suoi pantaloni. Doveva avercelo molto grosso. L’uomo si sbottonò i pantaloni e Simona lo prese subito in mano: percorse tutta l’asta e si accorse superava i 25 centimetri, ma soprattutto era molto largo e durissimo. Accarezzandolo sentì che era percorso da molte vene, alcune più sporgenti e pulsanti, altre meno. Muoveva piano la mano su e giù facendo scorrere la pelle sulla cappella, ma l’uomo tolse la mano da in mezzo alle gambe di Simona e le fece capire silenziosamente che voleva qualcosa di più. La ragazza non si tirò indietro, si chinò verso di lui e lo prese in bocca: aveva un gradevole sapore di maschio, ma faceva fatica a tenerlo fra le labbra, era davvero grande. Simona chiuse i suoi begli occhi castani ed iniziò a percorrere l’asta con la lingua, per poi succhiare bene la cappella. Con la mano gli massaggiava le palle lisce. Le piaceva fare i pompini e per questo era completamente bagnata, anche allo sconosciuto piaceva, infatti ansimava di piacere. Simona aveva la cappella in bocca e lo stava segando con la mano, quando lo sentì gonfiarsi tra le sue labbra e poi esplodere. La sborra le riempì completamente la bocca, ma riuscì comunque ad ingoiarla. Lo succhiò ancora per qualche istante, poi l’uomo le mise di nuovo la mano fra le gambe, spostò le ...
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