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Lettera al mio amore
Data: 05/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: pierpatty6151
... battaglia, quando un dito s’intrufola nelle labbra e raggiunge in bottoncino per lavarlo o per altro? Non lo saprò mai. Le gambe non mi reggono, devo appoggiarmi alle fredde piastrelle per non cadere. Il mio corpo è in rivoluzione. Finalmente sconvolta dalla voglia di godere e dalla volontà di non cedere alla lussuria riesco a uscire dalla doccia. Trovo il tuo ruvido accappatoio e mi avvolgo nella speranza di trovare un po’ di serenità da quel tormento. Non voglio, non voglio, cedere al godimento preteso dalla mia impertinente Patatina. Mi ritrovo con una tisana calda nella solitudine della cucina. Quanti ricordi, quante promesse, quante volte mi hai preso in braccio portandomi nel nostro lettone dove t’infilavi dentro di me già tutta pronta e bagnata. Basta! Vado a dormire! Via questi pensieri poco consono a una vedova. Non so come mi addormentai di botto. All’alba mi rendo conto che la mia Patatina è prigioniera della mano che la accarezza lentamente sotto il casto pigiamone. Le labbra sono accoglienti e trattengono il contatto della mano che calda scopre le sensazioni che ho da mesi represso. Non sono ancora sveglia del tutto. Le mani complici della Ribelle, sfilano un po’ il pigiamone e scoprono una Signorina che vuol godere. La mente è annebbiata ...
... dalla mancanza d’idee. Le dita accarezzano il bottoncino. Io sogno te. Le gambe tremano. Il respiro è affannoso. Mi sento prigioniera del peccaminoso piacere, che mi sto dando. Forse sbaglio, ma non ho né la forza né la volontà di fermarmi. Cerco ancora il mio Sesso lo accarezzo: è tutto appiccicoso. Sensazioni antiche mi riempiono, mi sconvolgono. Non riesco a fermare le mani, che sempre più velocemente accarezzano le labbra e cercano il bottoncino per trastullarlo con veloci vibrazioni. Il respiro si fa veloce, il calore s’irradia dalla Patatina. Un’enorme veloce e irrefrenabile vibrazione mi sconvolge e urlo il mio godimento. Scossoni si susseguono in tutto il mio corpo. Poi la calma più assoluta riempie tutto il mio corpo, che si rilassa nella gioia del raggiunto godimento. Come un fantoccio mi lasco avvolgere dalle coperte addormentandomi. E’ mattino tardi, il sole è alto e sconvolta rispondo al telefono. È Lucia, preoccupata per non avermi trovato al Mercatino settimanale. Io ancora rimbambita rispondo che avevo preso un sonnifero e non mi sono svegliata. Questo caro amore è successo l’altro giorno. Non mi sento in colpa per niente. Anzi. Da oggi vedrò di dar retta un po’ più alla mia Patatina. Ma l’amore per te resterà sempre immenso e unico. .