Basta col porno
Data: 08/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: mblanc61
Sono le conseguenze inaspettate ciò che m’affascina.
Si può decidere per repentini cambi di direzione così da imboccare sentieri di cui, fino a qualche giorno prima, neppure sapevi l’esistenza. E nel farlo provi la paura dell’ignoto sapendo d’esporti a conseguenze di cui non sai nulla.
Avventurarsi: l’antitesi di una vita regolare e serena, non l’ho scelto ma l’ho sempre fatto. Forse perché sono curioso: curioso come una scimmia.
Fatto sta che la mia curiosità mi porta a trovarmi in uno scantinato col pavimento gelido, in piedi con indosso solo le scarpe, guardando dall’alto la testa bruna di una ragazza inginocchiata tra me e un ragazzone originario del Ghana, anche lui nudo.
Dovrei essere nel mio letto, col pigiama, dando le spalle alla madre dei miei figli che dorme con i tappi perché dice che russo, mentre cerco di addormentarmi dribblando pensieri foschi di scadenze e problemi.
Invece sono in mezzo ad un’orgia di sesso, la mia prima volta, stordito e spaesato, catapultato nel sogno: come fossi Alice o Gulliver. Non mi ero neanche preoccupato di immaginare che situazione mi sarei trovato davanti, ed ora mi guardo intorno sgranando gli occhi.
La ragazza ha in bocca il mio uccello già da qualche minuto e i capelli neri e dritti si muovono assecondandone l’andamento altalenante. Ogni tanto alza gli occhi al cielo per guardarmi in faccia; io le tengo delicatamente la testa tra le mani senza frenarne il movimento. Mentre il ragazzo nero aspetta il suo turno ...
... massaggiandosi, io le tolgo il cazzo di bocca e le giro la testa finché non si trova davanti la sua ben miglior dotazione alla quale si attacca senza fiatare. Mi sposto e mi pongo al centro della stanza per averne una panoramica.
Dalla poca luce emergono corpi e membra in movimento, lucidi di sudore, accalcati o solitari, ovunque intorno. La brunetta inginocchiata sulla mia sinistra, s’intravede tra le gambe di tre uomini che la sovrastano; davanti a me vedo solo i piedi smaltati di una donna coperta da un fascio di schiene, braccia e gambe maschili che si accaniscono febbrilmente su di lei; più in fondo si scorge appena il sedere di un uomo avvinghiato ad una ragazza supina a gambe spalancate, intento a montarla con impeto animalesco; su una poltrona un maschio si guarda intorno col cazzo in mano; su un’altra una donna a ginocchia divaricate passa le mani tra i capelli di un ragazzo che le affonda la testa tra le gambe. Ed io, qui fermo in piedi, che li guardo, nudo con le scarpe.
Da allora è cambiato qualcosa nel mio quotidiano: non guardo più i video porno. Forse perché la realtà si è dimostrata molto più eccitante del recitato, o forse perché la sola vista non può reggere il confronto con la comunione di tutti e cinque i sensi, ma non accendo più il computer a quello scopo.
Quindi, prima mi masturbavo guardando film porno che mercificano il sesso e sfruttano il bisogno di povere ragazze bisognose; adesso mi incontro carnalmente con persone consenzienti e divertite ...