1. Football gangbang. uno per tutti. tutti per uno.


    Data: 11/05/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: ClubGodo87_II, Fonte: Annunci69

    ... alternandomi tra pompini e uccelli che entravano nel culo.
    
    Il dolore era forte quanto la voglia di continuare. Ansimi, gemiti, rumori.
    
    Godevo come mai prima, quando decisi di esagerare.
    
    Presi un accappatoio e lo buttai sul pavimento. Senza farmi scrupoli urlai "ne voglio due!".
    
    Un ragazzo biondo mi prese e mi spinse per terra insieme a lui. Qualche istante ed era già dentro. La dilatazione data dall'ora di sesso appena trascorsa mi aveva reso aperto come una vagina partoriente.
    
    Arrivò poi Gianluca, sempre lui. Mi prese le coscie e le spalancò. Voleva essere lui il primo a fare doppietta, sempre desideroso di finire sul tabellino dei marcatori.
    
    I loro due uccelli mi marcarono stretto, sfregando tra di loro e su di me.
    
    Le pareti del mio ano si fecero più strette, riempite dalle loro enormi beghe marmoree.
    
    La velocità e l'attrito diventarono quasi insostenibili, tanto da chiedere di rallentare.
    
    I due non ne vollero sapere, stuprandomi letteralmente.
    
    Avevo il viso pieno di lacrime di dolore, quando ricevetti la sborrata del più precoce. Il portiere. Si mise in mezzo al volto e sparò la sua miscela calda sugli zigomi.
    
    Mi lavò il viso mentre ero ancora distratto a capire che fine avrebbe fatto il mio sedere.
    
    Ero ormai in loro possesso, quando anche il secondo decise di aumentare la dose di sperma tra occhi e labbra. Grondavo seme.
    
    Gianluca si fece dare il cambio da un altro, ma si concrentrò sulla mia gola.
    
    Anche lì non fece complimenti, ...
    ... andando ancora più a fondo di quanto non avesse fatto con l'intestino per almeno venti minuti.
    
    Dopo qualche minuto arrivò anche il suo turno, sancito da un urlo vigoroso.
    
    Arrivò sul petto, per poi picchiettare con il glande sui capezzoli. Ero esterrefatto.
    
    Si aprirono i rubinetti delle doccie lì accanto, quando gli altri sette decisero di farsi riconoscere in modo più concreto. Un cambio poco sostanziale. Stesso ritmo. Stessa voglia di riempirmi.
    
    Il vapore dell'acqua calda si avvicinò a noi. Ai nostri corpi, sempre più sudati.
    
    Fu il turno dei due difensori titolari: Alan e Vincenzo. Quest'ultimo chiaramente napoletano.
    
    Aveva un diametro che ancora ora ricordo come lo avessi davanti. Somigliava ad una vecchia lattina di coca-cola.
    
    Entrò anche lui senza tanti convenevoli, riempiendomi fino all'ultimo millimetro disponibile.
    
    Mi teneva fermo dai piedi, portando avanti i suoi, sfregandoli sui miei.
    
    Altri due compagni iniziarono a leccarmi i capezzoli, dopo averli stretti tra le dita.
    
    Ero spremuto come una succosa arancia, come a voler estrarre chissà quale nettare.
    
    Gli chiesi di continuare quando, ancora in corso l'anale col napoletano, un altro ragazzo mi infilò l'uccello in bocca. Senza dirmi nulla, continuò a stantuffare fino a farmi accorgere del suo seme che abbracciava le tonsille con due schizzi fortissimi.
    
    Ero colmo. Ma ne avevo ancora 5 davanti.
    
    Il napoletano mi prese per i capelli e mi schiantò al muro. Cominciò a incularmi con il ...