1. Annina


    Data: 10/09/2017, Categorie: Etero Autore: padrontoni, Fonte: Annunci69

    ... aspetta la lama del carnefice come una logica conseguenza del suo essere animale sacrificale…
    
    “ma che fai, non vieni??? “ la mia voce forte e quasi scherzosa ti risveglia da un nirvana di sensazioni ed è allora che la fretta si impadronisce del tuo essere, ti fai infatti avanti veloce veloce e subito ti chiudi alle spalle la porta con una dolce veemenza.
    
    “La volevi sradicare, volevi buttarla giù??? “ l’apostrofo con un sorrisetto apparentemente bonario.
    
    ”no ,mi scusi, mi è scappata la maniglia, non volevo, mi scusi”
    
    Ti guardo di sottocchi e vedo che aspetti una mia rezione, un qualcosa che ti faccia capire le mie sensazioni ,i miei desideri, le mie voglie, ma io ,come distrattamente, apro le tapparelle ed una flebile luce rischiara la stanza mentre io esordisco,standoti di spalle, con un perentorio : ”spogliati!”
    
    “ma, davvero, del tutto?” biascichi tra l’imbarazzato e l’infantile.
    
    Non ti rispondo, ma piano piano, mi giro, ti guardo, dritto negli occhi, e ,senza distoglierli mai, mi siedo con indifferenza sul letto.
    
    Abbassi lo sguardo e comprendi che non scherzo, che devi farlo e subito, che lo voglio, che non puoi fare diversamente, che non ti compete discutere o chiedere spiegazioni.
    
    Ansimi, respiri pesantemente ed a testa bassa cominci ad armeggiare alle scarpe ed alle calze ,togliendo le prime con imbarazzo e quasi strappandoti di dosso i collant .
    
    “Guarda che devi rimetterli, dopo, fai le cose con calma, Troia!!”
    
    Arrossisci e questa volta, ...
    ... piano piano, cominci a sbottonarti una camicetta bianca e pura e resti in reggiseno e gonna.
    
    Catatonica, assente, mi guardi implorando forse un giudizio, una osservazione, forse un semplice invito a continuare od a smettere, ma i miei occhi non si allontanano mai dai tuoi ,ed inespressivi non ti fan presagire alcunchè.
    
    Passano alcuni istanti ed io posso bearmi delle tue cosce robustotte ma assai toniche e delle tue mammelle che ben s’intravedono sotto un reggiseno abbastanza banale, ma assai leggero da farmi intravedere due capezzoli potenti e ,mi immagino per l’eccitazione, assai prominenti.
    
    E ti togli la gonna, questa volta ,come con sofferenza, te la cali lenta lenta ed appaion le mutandine basse basse , che sia in alto, sia ai lati delle cosce, non trattengono un pelo abbondante che , subito,mi fa rizzar forte l’uccello.
    
    “toglile subito, Troia, toglile, veloce, che il mio uccello vuol vederti la passera”
    
    Le sfili, mi sembran bagnate in corrispondenza della fica, ma non ne son sicuro, per certo alla mia richiesta perentoria e volgare di stare a cosce larghe, le grandi labbra appaion ben aperte con un rossore umidiccio che fa bella mostra di sé tra tanto, ma tanto pelo.
    
    Anche il reggiseno è caduto ora e due capezzoloni sembran farmi l’occhiolino, mi piaci, mi attizzi a bestia, ma non voglio dartelo a vedere, sarebbe troppo facile.
    
    ”alza le braccia e portale entrambe alla nuca”
    
    Le tue ascelle son rasate,male ,veramente male, mi aspettavo di poter bearmi ...