Eicma
Data: 12/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: adderapap
... le dice che è la migliore hostess che abbia mai avuto in fiera. Io vorrei digli di asciugarsi le bave che potrebbe essere suo nonno, ma è pur sempre il mio capo quindi mi mordo la lingua e faccio buon viso come si dice.
Nei momenti in cui siamo vicini, il profumo di Paola mi ubriaca, mi entra nelle narici e mi penetra il cervello.
Mi fa impazzire. E’ un profumo agrodolce, mi ispira passione, proprio come lei.
Più di una volta mentre mi passa davanti si avvicina e si struscia sul mio pacco, dopo di che mi guarda sorridendo e mi fa l’occhiolino. Il top lo raggiunge quando inforca la moto che padroneggia il centro del nostro stand, danza sulla sella, a volte da l’impressione di “scopare” quella moto. Mi eccita vederla in quegli atteggiamenti, oltretutto in quelle pose e con quei movimenti la tutina si solleva e si nota l’intimo. Ha indossato intimo di colore nero o rosso.. a giorni alterni. Molto provocante e che risalta il suo sedere.
In questo continuo gioco di seduzione e provocazione arriviamo all’ultimo giorno di fiera: questa sera tutto finirà e io non vedrò più Paola. Decido quindi di osare e prenoto in uno dei migliori ristoranti della zona e appena Paola arriva in fiera le vado incontro per salutarla, il bacio sulla guancia è in realtà molto vicino alle labbra. “Paola”, le dico, “stasera c’è un tavolo prenotato per noi due: sarà una fantastica cena per festeggiare la nostra conoscenza e aver trascorso insieme questi 5 giorni. E’ inutile dire che non accetto ...
... rifiuti. Alle 20,30 passo a prenderti al tuo hotel.”
“Va bene!”, mi risponde lei, “sarà una splendida serata che porteremo nei nostri ricordi.” Dicendomi questo mi fa l’occhiolino.
La giornata sembra non finire mai, continuo a guardare l’ora, aiuto i garzoni a raccogliere il materiale promozionale. Paola si congeda dallo stand e le sussurro nell’orecchio “a dopo.. stupiscimi…”
Alle 20.30 puntuale sono nella hall del suo hotel, le mando un messaggio per avvisarla del mio arrivo, dopo qualche minuto si aprono le porte dell’ascensore e la vedo comparire, rimango senza parole: indossa un vestito nero fatto a tubino con 2 spalline molto fini, le arriva poco sopra al ginocchio, non indossa il reggiseno perché vedo i capezzoli inturgiditi. Il trucco è leggero ma nel suo bellissimo viso un rossetto rosso fuoco mette in risalto le sue labbra che vorrei assaporare. Mi saluta con un leggero bacio a stampo.
In pochi minuti di taxi arriviamo al ristorante, scendo ad aprirle la porta, mi prende il braccio dx ed entriamo. Gli sguardi degli altri avventori del ristorante sono tutti su di noi e percepisco l’invidia nei miei confronti per la meravigliosa compagnia. A tavola parliamo guardandoci negli occhi, le nostre mani si sfiorano, come le nostre ginocchia sotto al tavolo.
Le sfioro una coscia e vedo che non ritrae la gamba, allora con la mano risalgo e andando leggermente all’interno delle cosce, ma il vestito a tubo non mi permette altro.
“ti voglio subito” le sussurro ...