1. La zia:"Quel demonio di mio nipote"


    Data: 13/05/2018, Categorie: Maturo Prime Esperienze Tabù Autore: fra_diavolo, Fonte: xHamster

    ... fisico vissuto, le mie tette grandi e cascanti, la pancia sfatta da donna che non le frega un cazzo di essere perfetta ma che dimostra di essere una maiala, del mio culo flaccido e rotto, della mia grande figa slabbrata e sfondata dalle migliaia di uccelli che ha ospitato sempre volentieri, al punto che ero tutta bagnata dall'eccitazione!Così Mirko s’è fatto la seconda, ha spruzzato la sborra, abbondante come la prima volta, sulla mia pancia. Tutto finito? Niente affatto: dieci secondi, più o meno, ed il cazzo era nuovamente in erezione… un vero toro da monta! Questa volta mi sono sistemata io ma sopra di lui. Mi sono detta “magari se lo scopo io, riesco a sfinirlo!”. Ci ho provato. Ho pompato e ruotato la figa come meglio sapevo fare, risucchiandogli il cazzo e lui è venuto per la terza volta. Ho osservato il suo cazzo moscio, intimorita di rivederlo guizzare verso l’alto. Sono passati alcuni secondi, ho iniziato a rilassarmi ma, al trentesimo secondo la stanga a rincominciato a gonfiarsi ed io, senza aspettare che diventasse dura, mi sono sistemata a cosce aperte, aspettando il quarto attacco di quel demonio di mio nipote…Che ...
    ... gran gioia! Mi prese con dolcezza, mi bacio a lungo sulla bocca con la lingua, mi sussurrò all'orecchio "zia, ti voglio! mi piaci! mi ecciti!", estrasse il cazzo per un po' e mi leccò amorevolmente la figa infiammata, palpandomi le tette e il culo, inserendomi qualche dito dentro al buco. Gli menai il cazzo e cercai di riprenderlo in bocca. Mentre affondava le sue dita tra i miei capelli per ritmare il movimento del pompino, il cazzo divenne enorme, gli leccai tutta l'asta, il glande e le palle sotto fino al buco del culo. Stavolta infilai io un dito in culo a lui e ricambiò la cortesia con sospiri di gioia. Non resistetti un attimo in più, vedendo il cazzo spasimare nuovamente: mi distesi e glielo presi in mano per infilarmelo dentro alla mia figa bagnatissima e vogliosa. Mirko diede dei colpi ben assestati, proseguimmo per diversi minuti, continuò a pomparmi senza sosta fino a che non godetti copiosamente e lussuriosamente urlando: "amore, che bel cazzo che hai! come ti desidero! godi anche tu!" e al libidinoso comando, tolse il cazzo dall figa, me lo ficcò in bocca e mi inondò tutta la gola di sborra dicendomi: "zia, ti amo tanto!" 
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