1. Valeria al supermercato.


    Data: 13/05/2018, Categorie: Anale Autore: alextoro385, Fonte: xHamster

    ... marito.>><<No. Che cazzo dici. Non posso.>><<Ma già l'hai fatto.>> E continuavo a farle sentire il mio cazzo come pulsava.<<Smettila!!! Potrebbe arrivare qualcuno.>><<A quest'ora?>> Abbassai il braccio e le strinsi forte le chiappe e la strinsi ancora più a me.>><<Ebbe un altro fremito.>> La baciai ancora, mordendole le labbra.<<Non posso...>> Le misi velocemente la mano sotto il vestitino, in mezzo alle gambe, era tutta bagnata.<<Qui sotto dice che mi vuoi... Dai su, vieni a casa mia, solo un paio di ore.>>E continuavo e sfregarle la figa da sopra la mutandina. Lei si fece scappare dei piccoli gemiti. Le presi la mano e le feci sentire il mio cazzo duro.<<Va bene, ma sarà l’ultima volta…>>Per fortuna accettò, ero disposto a tirarlo fuori e strofinarlo sulla sua fighetta se avesse ancora avuto tentennamenti.Terminammo velocemente la spesa e le dissi di seguirmi con l’auto.Ci mettemmo poco. Salimmo al mio appartamento e appena chiudemmo la porta, la bloccai lì sull’uscio. Le sfilai le mutandine fracide da sotto il gonnellino, mi aprii la cerniera e le infilai il mio cazzo duro dentro. Lei ebbe un gemito, i suoi capezzoli erano diventati dei chiodi. Le abbassai il vestitino e strinsi forte il suo seno prosperoso, mentre continuavo a limonarle la bocca.Poi la presi e la sollevai sulle gambe, penetrandola completamente con il mio cazzo grosso. La stavo impalando. Lei gemeva come un ossessa sotto le mie spinte. Sentivo i suoi umori scorrere lungo il mio cazzo e poi le mie ...
    ... gambe. Era un lago.<<Mi stai rompendo…>> Valeria era in estasi.A quelle parole intensificai ancora di più i colpi, la sentii gemere e venire, e io stavo per seguirla, così la misi giù e le sue gambe deboli per l’orgasmo cedettero, non la feci cadere ma si ritrovò inginocchiata davanti al mio arnese al massimo dell’erezione e tutto bagnato dai suoi umori.La schiaffeggiai con il mio cazzo duro e poi iniziai a scoparle la bocca e venni con una sborrata copiosa che le riempì la bocca.Lei ingoiò e si leccò le labbra come una vera troietta.<<È stato fantastico…>> Era ancora inginocchiata davanti al mio cazzo semi turgido.<<Non abbiamo ancora finito…>> E le sbattei ancora il cazzo sulla guancia.L’aiutai a rialzare e la denudai completamente.La portai sul divano nel salone, solo a verla camminare con quello splendido culo il mio cazzo già tornava duro. Me lo toccavo ed eccolo, già in tiro pronto per un’altra scopata.<<Lo sai che è davvero grosso? Di circonferenza intendo…>><<È tutto per te.>> La feci inginocchiare a pecora sul divano, mentre io le salii alle spalle. Era la più bella pecorina che avessi mai visto e lo specchio che avevo messo in passato sul muro alle spalle del divano a circa due metri, ci permetteva a entrambi di guardarci mentre scopavamo.Osservano il suo culetto marmoreo mi venne spontaneo sculacciarla un po’. Lei emise piccoli gemiti di sofferenza, ma agitava il culo, ma pensai che non era ancora il momento. Glielo infilai di nuovo nella fighetta fracida. Iniziai a ...