1. Cornuto - 21 - L'ira del marito tradito e la riconciliazione sino ad una nuova gravidanza.


    Data: 11/09/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Cuck 2019, Fonte: EroticiRacconti

    ... lasciandomi stupito per il fatto che per la prima volta aveva usato il mio nome. Tenendomi per mano mi aveva condotto nella sua camera da letto: -Sai Claudio,tu sei l'unico uomo,oltre a Moussa,che abbia mai messo piede in questa camera il cui accesso è vietato anche a mio marito. Tu mi piaci,mi sei piaciuto sin dal primo momento in cui ti ho visto e non certo per le tue dotazioni sessuali "per quelli mi basta mio fratello" ma per la tua umanità,la tua devozione nei confronti di tua moglie e per l'amore che le mostri. Tu sei il cuckold che ogni donna vorrebbe avere! So già che in un momento di debolezza lei ha tradito la tua fiducia ed io adesso ti offro la possibilità di ricambiarla per poi ripensare senza rancori al vostro meraviglioso rapporto.- Quelle parole così vere e così disinteressate mi avevano turbato e mentre con la mente confusa cercavo un nuovo bandolo della matassa,lei mi aveva condotto sul suo immenso letto matrimoniale e dopo avermi spogliato aveva cominciato a succhiarmelo. l'erezione potente che mi aveva procurato,mi aveva fatto dimenticare tutte le angosce e mentre ancora ansimavo per il piacere che mi aveva dato con le sue gonfie labbra,mi ero sollevato ed aprendole la vestaglia di seta mi ero aperto la vista al meraviglioso mondo della sua pancia pregna e le sue scure e misteriose intimità. I suoi seni scuri e già gonfi di latte erano adornati da grandi e pigmentate areole sormontate da lividi capezzoli in attesa di labbra bramose. La sua pancia gonfia ...
    ... di nuova vita pareva reclamare le mie carezze ed i miei baci che non erano tardati. Il suo monte di venere decorato da un ciuffo di peli scuri simili all'intreccio di un nido reclamavano la presenza di nuova vita. Le grandi labbra della sua fica parevano custodire come un inviolabile scrigno,un immenso tesoro. Quando con le dita le avevo dischiuse,dal nero della pelle e del ciuffo di peli,mi era apparsa la visione di un taglio come una ferita rossa,vivida e colma di lucidi umori. -Leccami!- Mi aveva ordinato Kiara ed io,senza farmelo ripetere,l'aveva aperta come fossero valve di un frutto di mare e mi ero perso con la lingua in quell'antro di vivida carne gocciolante e rossa. L'avevo leccata con tutto il mio impegno e la mia passione per farla godere e godere ancora. Mentre la leccavo e le succhiavo la clitoride le infilavo alcune dita nel culo e lei rispondeva ansimando,contorcendosi ed incitandomi ad andare più forte. Non so quante volte l'avevo fatta godere prima che mi dicesse: -Claudio...adesso voglio che goda anche tu....vienimi sopra...mettimelo dentro!- Arrapato com'ero,mi erano bastate poche incursioni in quella fica fin troppo aperta per il mio cazzo che subito, me ne ero venuto ansimando piano. -Bravo ingegnere. Adesso siamo pari. Io non dirò a tua moglie che abbiamo scopato ed anche tu non glielo dirai così sarete pari e potrete riprendere a vivere la vostra stupenda vita. La lezione che mi aveva dato Kiara,era stata sufficiente a placare il mio odio ma non a farmi ...