1. Morale o immorale?


    Data: 15/05/2018, Categorie: Etero Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    Annus MirabilisLa rivoluzione sessuale, iniziò(forse un po’ tardi per me)nel 'novecentosessantatre:quando il romanzo di Lady Chatterleyuscì dalla clausurae il primo LP dei Beatlespassò la censura!Fino a quell'annoil piacere non era godimentoma una specie di patto per l'anello,una promessa di fidanzamento.Il pudore mi prese a sedici annie contagiò per tanto la mia vita.Poi si risolse ogni tenzonee appianammo la situazione,ogni vita riprese valoreognuno era importante, finalmente.Tutti vincemmo,non si perdeva più niente.La gente era felice, ecco perchèfu stupendo il 'novecentosessantatre(forse un po' tardi ma lo fu anche per me)quando il romanzo di Lady Chatterleyuscì dalla clausurae il primo LP dei Beatlespassò la censura!(Libera traduzione da: Annus mirabilis di Philip Larkin, by Giovanna)PrologoAvevo trovato l’utile e il dilettevole ed ero grata al destinoche mi aveva concesso quel colpo di fortuna.Insomma, quell’estate avevo vinto uno “stage” presso un importante albergo della capitale, una notizia capitata all’improvviso, tra capo e collo, e proprio non avrei saputo come risolvere la questione dell’alloggio. Per fortuna, ne parlai al telefono con mia madre dalla stanza che condividevo, a Milano, con Monica la mia collega alla IULM.Monica era di origine calabrese e, una volta capita la mia esigenza, esternò tutto il suo entusiasmo, poi mi raccomandò di aspettare l’indomani perchè, forse, aveva una risposta ai mio problema.E fu proprio così: Monica, che da quel giorno ...
    ... divenne la mia “Fata Madrina”, con un tocco di -bacchetta magica, fece di me una ragazza fortunata.A Roma, ai Parioli, ci viveva la sua vecchia nonna con il figlio, scapolone e zio della mia amica. Ora il caso volle che lo zio di Monica volesse da tempo fare un viaggio in America, per andare a trovare i cugini che non vedeva da anni.Quale occasione migliore? La nonna non avrebbe mai accettato in caso una badante, era una tipa all’antica, ma sarebbe stata felice di ospitare me, la migliore amica della sua nipotina preferita!Insomma, il puzzle si ricompose e il lunedì successivo ero a Roma, in una bellissima casa padronale, a poche fermate di bus dall’Hotel Cavour, dove avrei lavorato per le prossime quindici settimane.La nonna di Monica era una signora anziana, non brutta, di un’età indefinita che di certo superava i settanta. Adesso, l’età doveva averla un po’ piegata ma da giovane doveva essere stata alta, bruna e fiera, come le donne del suo paese.Era bruna e, probabilmente, dava ai capelli una botta di tintura, il viso aveva poche rughe e una bella pelle, che sembrava sempre abbronzata.Gli occhi verdi aggiungevano un tocco di dolcezza al suo sguardo saggio e a volte melanconico.Era molto riservata e fu un’ospite impeccabile. In quei pochi giorni mi affezionai talmente a lei, ne fui talmente conquistata che, alla fine, le chiesi se potevo chiamarla zia.Lei finse di pensarci su un momento e poi acconsentì allegra:- Certo, zia sì ma non nonna! Non come quella maleducata di Monica ...
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