la me stessa dei sogni
Data: 20/05/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: kittyslave
... che slacciava la fibbia edopo tirava la cinta sfilandola dai pantaloni, feci di tutto per nondiventare un lago, il controllore con lo sguardo severo e fisso su dime finì di togliersela aspettando una mia mossa, io ero testa chinarossa come un peperone, ero eccitata ma allo stesso momento sareivoluta sprofondare da qualche parte , negli occhi dei ragazzi chescorgevo da dietro i miei capelli che coprivano il mio viso bassotrapelava eccitazione ed impazienza, e anche senza girarmi potevodedurre che tutti i passeggeri del vagone provavano la stessa cosa, mialzai cercando almeno di tenere un minimo di dignità senza comportarmiin modo infantile e stupido, lui prese il mio braccio con forza edecisione ma senza violenza ne procurandomi dolore, era severo ma nonesagerava, la cosa mi tranquillizzò in un certo senso, anche se daquella stretta sicura potevo già capire da sola che il mio culettosarebbe presto diventato viola.Mi portò di fianco allo sgabello una volta li si sedettetranquillamente su di esso, voltandosi verso di me � signorina da dov�èpartita e dove andava � io facendomi coraggio con un filo di voce �sono partita da la spezia ed ero diretta a Firenze smn � lui sorrise �sa quanto c�è di distanza?- io scossi il capo � ci sono 135 km intreno, quindi lei dovrà subire 135 cinghiate signorina � io cominciai atremare, lui a quel punto posò la cinta su una mensola al fianco dellosgabello e si mise a sedere, mi prese il braccio e mi portò sulle sueginocchia, il vagone era tutto ...
... in silenzio tutti osservavano la scena,ero imbarazzatissima, pensai solo alla fortuna che avevo ad avere lacopertura dei capelli che scendevano coprendomi il viso rosso peperone.Sentii la sua mano sinistra cingermi a mezza schiena schiacciandomiverso le sue ginocchia per tenermi ferma poi ciack ciack ciack, iniziaida subito a stringere i pugni e a trattenere gli urletti di dolore, lasua mano grossa era severa come temevo, dopo poco � la prego non cosìforte giuro che l�avevo con meee aiaaa- lui fece un sorriso sarcastico� certo signorina dicono tutti così se non voleva finire sulle mieginocchia doveva pensarci prima signorina- e giù altri colpi severi,dopo poco sentii fermare il treno, giusto in tempo perchè lui mitirasse su il vestitino celeste, misi una mano dietro per fermare ilcontrollore ma mi bloccai all�istante quando sentii � signorina se nonleva la sua mano e non la finisce di fare la bimba piccola gli leveròanche le mutandine così dopo potrà lamentarsi per qualcosa- a quellafrase riportai nuovamente la mano a terra lasciandogli alzare il miovestito, lui prese l�elastico delle mutandine e le tirò in modo da farentrare il tessuto fra i miei glutei e cosi lasciare la pelle senzadifesa, il mio bellissimo sedere era esposto adesso agli sguardi ditutti, li sentivo su di esso eccitati e divertiti.Mentre il controllore cominciò la sua opera sul mio culetto giàrosso fuoco entrò nel vagone un gruppetto di giovani, tutti risero, trai vari commenti sentii � guarda come le ha ...