1. Dannatamente immorale, ma come resistere? (remake)


    Data: 22/05/2018, Categorie: Etero Autore: bloodymari, Fonte: EroticiRacconti

    ... cercai di recuperare un po' di buon senso, ma più i nostri visi erano vicini più la ragione mi abbandonava. "Cosa stai facendo?" gli chiesi, racimolando quel briciolo di coscienza rimasta. Per tutta risposta mi sfiorò con le labbra la giugulare e una fitta di piacere si insinuò tra le mie cosce. Capii dove voleva andare a parare. Strinsi tra le dita il lenzuolo. Dovevo resistere ma quando parlai la voce mi uscì flebile "Non....non possiamo" "Sta zitta" Un altro bacio, stavolta sotto l'orecchio. Cos'era quell'incrinazione nella sua voce? "No" provai a protestare ancora. "Eri stata tu a dirmi che volevi ti scopassi o sbaglio?" sussurrò mentre con estrema lentezza mi sfilava la maglietta. Quel tono...quella sofferenza. Il mio cuore ebbe una fitta al petto. No, non potevo approfittarne. "Ma sei impegnato..." provai a protestare ancora una volta, davvero non potevo. "Mi ha tradito... lo sai..." Fu il colpo di grazia. Che la ragione, il buon senso e la coscienza andassero gentilmente a farsi fottere. Gli presi dolcemente il volto tra le mani e incrociai, senza remore, quegli occhi color smeraldo. "Lo vuoi fare davvero?" Annuì e le nostre labbra si toccarono dapprima esitanti e poi in un crescendo sempre più bruciante. Baci febbrili che sapevano di ...
    ... sale. Gli feci scivolare dalle spalle l'accappatoio e mi aiutò a togliere il resto dei pochi vestiti che mi coprivano. Entrò dentro di me con tutta la disperazione e la rabbia taciuti sino a quel momento. Il mio corpo fu scosso da colpi violenti, ma non me ne importava. Davvero non mi importava, desideravo solo che lui trovasse la pace. Le sue mani si muovevano brutali sul mio corpo, i seni violacei per i morsi inferti... accolsi la sua furia e la placai finchè i baci non furono meno salati e le urla soffocate non divennero gemiti e il suo piacere mi si versò dentro in caldi fiotti. Si accasciò esausto sul mio corpo, entrambi con il fiato corto e nonostante fossi dolorante ovunque, alzai le braccia e lo strinsi a me. “Mi dispiace” lo sentii dire sottovoce. Incrociai nuovamente quegli occhi che tanto amavo, ma che non avrei mai potuto avere per me “Non importa” gli risposi con un sorriso e le nostre bocche si trovarono ancora, stavolta in un bacio più dolce presto spezzato dai miei gemiti e mugolii, le sue dita tuffate tra le labbra del mio sesso danzavano sulla clitoride donandomi spasmi di piacere, che presto si tramutarono in un intenso orgasmo. Solo per quella notte sbagliai...solo per quella notte sbagliammo insieme. Era poi tanto immorale? 
«12»