1. Avventura con quattro trans


    Data: 26/05/2018, Categorie: Trans Autore: Alessia tv, Fonte: EroticiRacconti

    ... ancora più grosso; una bottiglietta d’acqua ma di carne succosa e appetitosa. A turno mentre ingoiavo il cazzo di Morena si misero dietro di me iniziando a penetrarmi oscenamente e facendomi i complimenti per il mio corpo e il mio culetto. Iniziai a sentirmi calda e la troia che era in me cercava di accontentarle nel migliore dei modi. Mi dimenavo cercando di assecondare i colpi dei loro cazzi fino in profondità mugolando e gemendo come una cagna ad ogni colpo che mi allargava. Non so fino a quando sarei resistita senza la crema che mi aveva allentato i muscoli dello sfintere e nella mente ringraziavo Morena per avermela spalmata. Ora era la volta di quel cazzo a forma di cono di Gabriella e la cosa mi spaventava un pochino. Lei non voleva prendermi a pecorina ma si sdraiò per terra chiedendomi di cavalcarla con una valchiria. Mi misi cavalcioni sopra di lei e per prima iniziai a baciarla come una fidanzatina che scopa per la prima volta e nel frattempo, aiutata dalle altre trans, sollevavo il culo per posizionarmi sopra quel palo di carne. Morena lo teneva con la mano puntandolo sul mio buco ormai slargato e, incitandomi a farlo mio, lo premeva spingendomi verso il basso. La cappella entrava senza difficoltà ma a metà lunghezza sentivo che stavo allargandomi in modo osceno; credevo che si lacerasse lo sfintere e sarei dovuta ricorrere alla cure del pronto soccorso. Morena pregandomi di non deluderla mi lubrificava in continuazione e mi baciava la schiena e i glutei. Li ...
    ... tirai fuori la troia che era in me e piano piano, con respiri profondi riuscì a sedermi sopra il bacino poggiando il culo fino alla fine. Mi sentivo aperta e rotta; mi tremavano le gambe e le cosce e l’intestino veniva rovistato in maniera oscena. Ero bloccato da quel palo enorme che aveva sverginato la fighetta anale che mi trovavo dietro. Morena mi baciava e si complimentava con me perché non aveva fatto brutte figure e aveva detto la verità su di me. Gabriella iniziò a muoversi e a spingermi dai fianchi per rovistarmi il culo. Mi aveva abbracciata cingendomi la schiena e tenendomi stretta a sé mi penetrava con dolcezza ma con fare deciso. Mi ero aggrappata a lei e la mordevo sul collo succhiando la sua spalla e la pelle incitandola a muoversi più velocemente. I colpi iniziarono a farsi più veloci e profondi fino a quando un caldo piacevole inondò il mio ventre. Lo sperma mi aveva riempita e lo sentivo dentro che mi regalava sensazioni piacevoli e mai provate. Stette con il cazzo dentro senza toglierlo fino a quando l’ammasso di carne si ammosciò; lo lasciò dentro come un tappo per evitare che il liquido uscisse fuori come se volesse ingravidarmi. Il piacere era immenso e rimanere abbracciati portava quell’amplesso ad un gradino più alto; non la semplice scopata con un’estranea ma come se ci fosse anche l’amore ad unirci. Ad un tratto iniziai a sentire il peso di Morena che messasi sopra di me cercava di farsi spazio tra le natiche con il suo arnese di ferro e con la cappella ...