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Tacchi al centro commerciale parte 5 Punto di non
Data: 26/05/2018, Categorie: Tabù Maturo Feticismo Autore: highheels899, Fonte: xHamster
Preparai una buonissima cenetta. Il polpettone era in forno, la tavola apparecchiata e in tavola già il Vino al fresco. Da tempo non vedevo la mia sorellina. Dopo la scomparsa di Paola la mia vita aveva preso piega lussuriosa ma mi sentivo bene, ero soddisfatta finalmente di me stessa.MORE AFTER THE JUMPSuonò il campanello, erano i miei ospiti. Andai ad aprire al citofono e pochi istanti dopo un rumore di passi sul pianerottolo mi avvisò del loro arrivo. Lasciai la porta socchiusa. Entrò per prima mia sorella con una bottiglia di rosso e un sorriso che portava allegria. Di seguito il compagno che mi salutò con un bacio e alla vista del figlio per poco non urlai. Non poteva essere vero! Il ragazzo del centro commerciale!Ricordavo ancora chiaro quel giorno, quando per poco non fui beccata a masturbarmi tra i reparti del supermercato, probabilmente vista con questo ragazzo. Finsi indifferenza inizialmente, salutando e presentandomi come fosse il primo incontro. Ovviamente il ragazzo, poco più che diciottenne, trasparì un leggero imbarazzo che i genitori ignari della situazione giustificarono come semplice timidezza. Per sciogliere il ghiaccio e distogliere l’attenzione versai un bicchiere agli ospiti e servii degli stuzzichini. La serata successivamente proseguì per il meglio. Chiacchierate piacevoli e risate accompagnarono la cena, affiancate da vino a volontà per tutti. Mi sentivo bene, con la mia sorellina accanto e il suo simpaticissimo compagno. Qualcosa però mi turbava ...
... nel guardare il ragazzo. Ovviamente per quanto possibile evitai il suo sguardo diretto e lui a sua volta fece altrettanto, concentrando il suo sguardo sul mio corpo e i miei piedi attraverso il tavolo di vetro. Le mie guance al pensiero divennero rosse e iniziai a sudare incolpando il vino e il primo caldo primaverile. Lo sguardo del giovane si faceva insistente ed intravidi la sua mano spostare qualcosa nella zone dell’inguine. Mi stavo eccitando. Fui colta impreparata da una domanda dei miei ospiti in quanto per un attimo assorta nei miei pensieri e nelle fantasie che si stavano s**tenando nella mia testa. Decisi allora di alzarmi per sparecchiare e mentre gli ospiti si spostavano sul divano mi occupai di piatti e stoviglie con l’aiuto di mia sorella.“Che hai Elena? Improvvisamente me sei sembrata molto strana.. Per caso sei stanca? Vuoi che andiamo via?”Ovviamente risposi negativamente, dovevo cercare di mascherare le mie reazioni. Finiti i piatti portai il caffè agli ospiti. Effettivamente ero stanca, nel pomeriggio mi ero concentrata sulle pulizie di casa e sulla cucina, ora avevo le gambe stanche e i piedi sui miei tacchi alti iniziavano a farmi male. Per l’occasione ho indossato un vestito con collant nere. Scarpe con tacco nere e smalto sui miei piedini. Per questo comprendevo gli sguardi che ora mi lanciavano i due uomini visibilmente arrapati. Durante il rito del caffè mia sorella ricevette una telefonata di lavoro. Era un’importante manager e spesso riceveva lunghe ...