1. L'alluce - spiaggia nudista (2)


    Data: 28/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Grey-Heron

    ... delle persone stese al sole, molto poche in verità. Con sua grande sorpresa, non avevano il costume addosso e per la prima volta in vita sua vedeva che gli uomini avevano in pipi molto grande e le donne soltanto un ciuffo di peli scuri ma anche delle belle bocce tonde che a lui vagamente ricordavano la sua mamma senza saperne il perché. Piero in quel momento sentiva come una sorta di vampata salirgli da dentro fino su verso la testa, un senso misto di disagio e fastidio, una sensazione nuova mai provata prima, qualcosa di oscuro. Piero resistette per osservare. Su tutto ebbe il sopravvento la curiosità del maschietto adolescente. Quei corpi nudi stesi al sole. Ora sapeva che dalla cima di quella collinetta sabbiosa gli si stava aprendo un mondo nuovo, una nuova terra tutta da conquistare. Corse giù in velocità verso il sentiero dove aveva lasciato il suo cavallo di ferro, quasi a battere una ritirata. Aveva bisogno di riordinare le idee e capire come e quando ritornare, si, perché sarebbe certamente ritornato per scoprire questo nuovo mondo. Fu cosi che la spiaggia, la pineta, le dune divennero in seguito i suoi segreti maestri di vita.
    
    Tra altre mille persone tutte impegnate chi a dormire, chi a leggere, chi a chiacchierare o fare i bagni, Piero ora si fuma una sigaretta steso sul suo telo giallo e arancione mentre i ricordi di adolescente sfumano nel nulla. Ha fatto una sorta di cuscino di sabbia con qualche avanzo di tronco d’albero portato dal mare da chissà dove. ...
    ... Con la testa appoggiata sulla montagnola riesce a vedere la riva del mare dove l’acqua calma anzi piatta nel sole del pomeriggio colora la sabbia di un grigio scuro e che a sua volta viene calpestata da centinaia di piedi. Gente che passeggia nuda per lo più, avanti e indietro lasciando impronte che vengono quasi immediatamente cancellate. L’occhio di Piero cade sulla sua pancia da disteso, nulla di grasso veramente, ma quel chilo o due li deve togliere al più presto. Lui ci tiene molto, è uno di quelli che ama sentirsi la pancia piatta e tonica e segretamente ammira la pancia con le tartarughe o le saponette come si suol dire, di altri maschi che hanno la fortuna di averle. Piero ha appena passato i quaranta, è un bel moro in forma, il pettorale ben pronunciato grazie alle lunghe notti passate quando era ragazzo nel forno-panetteria dello zio a spostare quintali di farina ed enormi ceste di pane. E pure le gambe sono belle grosse e muscolose, ma quelle sono un dono di natura. Piero sposta l’occhio dalla pancia al suo uccello. Lo vede bello grosso e morbido, a riposo e che fa una bella curva appoggiandosi sul lato destro della zona inguinale. La cappella nascosta sotto la sottile pelle leggermente dorata come lo è tutto il resto del corpo. Con delicatezza, quasi con amore Piero passa una mano, come una carezza sul suo bel cazzo che francamente è la cosa alla quale egli tiene di più e di cui ne va orgoglioso. E’ un gesto naturale che tutti gli uomini fanno. Riporta ora la mano ...
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