La specializzanda alle prese con le sue voglie
Data: 28/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: SexCulture
... non l’avevo mai notato”
“E certo, non abbiamo mai amoreggiato noi due”
“Non è mai troppo tardi, ma ora mi scappa proprio”
Lu aprì le cosce, flettendo le ginocchia e appoggiando i piedi sul pianale, poi dischiuse le labbra della fica con le dita e prese a pisciare, un bel getto che si spinse lontano, anche Gino iniziò a pisciare ed il suo getto andò anche più lontano
“Non vale voi maschietti avete l’idrante”
Così dicendo si spremete di più e le scappò una scorreggia
“Scusa!!”
“E di che cosa?”
“Ho scorreggiato”
“Ebbeh? Mi ricordo che al liceo andavi scorregiando e non chiedevi scusa a nessuno”
“Ehh, allora ero piccola, una ragazzina, ora sono una professionista”
“Una professionista che piscia dove capita, ricordo che alla gita scolastica dell’ultimo anno andavi pisciando dappertutto, ogni occasione era buona per calarti i jeans”
“Stronzo, avevo le mestruazioni ed un inizio di cistite”
“Cistite da superlavoro”
Così dicendo Gino allungò una mano alla fica di Lu mettendo anche due dita in vagina
“Sei tutta bagnata e non solo di piscio …”
“Certo mi sono eccitata ed anche tu ..”
Disse Lu afferrando il cazzo di Gino che si era intostato
“Proprio un bell’ attrezzo, me lo metti dentro? Ho voglia di scopare, di essere sbattuta prima e di cavalcarti poi ..”
“Qui?”
“Sì, qui, spostiamoci su di un lettino”
Lu scese dal dondolo e si mise a cosce aperte sul lettino
“Dai scopami!!!”
Gino ...
... non se lo fece ripetere, puntò il cazzo alla fica ed entrò, iniziò a pomparla, sempre con più forza, stava quasi per sborrare quando Lu lo fermò
“Fermati, non venire ancora, giriamoci”
Rapidamente Gino si distese con il cazzo svettante su cui Lu si impalò
“Stai fermo, vado io su e giù, così ti sento di più, quando scendo sento l’utero che mi risale in pancia …”
Ma erano già al limite, Gino si contrasse e riversò in vagina una robusta quantità di sperma che colpì il collo dell’utero facendolo contrarre
“Uhh, come si stringe, fa quasi male, ma mi piace, uhh, continua ancora …”
Così dicendo Lu si abbattè su Gino, piano piano il cazzo si sfilò dalla fica e da questa prese a scolare la sborra
“Devo pisciare di nuovo, scusami, ma non la tengo”
Lu si lasciò andare, irrorando con la piscia la radice del cazzo e le palle di Gino
“Come è calda !!!”
“Non ti sei arrabbiato?”
“E di che?”
“Che ti ho pisciato addosso”
“Ma no, ma no; ora però dobbiamo andare, si è fatto tardi, domani si lavora”
“Già, domani si lavora, ma al mattino; al pomeriggio siamo liberi …, riprenderemo i nostri lavori personali, ma la prossima la facciamo a pecora, così mi stimoli meglio il punto G”
“Ok,ok, ma ora andiamo”
I due si riassettarono e si diressero verso l’ albergo
“Notte Lu !!”
“Notte Gino, riposati e ricaricati, ti voglio ben arzillo domani !!!”
“Ok, non temere, ho riserve che non conosci, notte!!”
“Notte!!”.