Matilde 01-09 - da sola al telefono
Data: 30/05/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Alex46
Michele, Michele, non riesco a pensare ad altro che a Michele.
Dopo il caffè, mi sono rivestita in fretta, l’ho salutato e sono uscita quasi come una ladra dall’appartamento. Non oso neppure guardare l’aspetto che ho, in metropolitana qualcuno mi guarda, anche se poi distoglie subito gli occhi. Devo arrivare a casa mia, devo chiudermi qualche ora in bagno, devo dormire, devo ricostruirmi, perché mi sento assolutamente sfinita, distrutta.
Ma Michele rimane al centro della mente, Debra anche, ma è più a contorno. Non mi aveva mai preso nessuno così. Forse è merito di Debra, sarà stata la situazione, diciamo alternativa, sarà stata la novità, forse la trasgressione... Ma non si può nello stesso giorno fare per la prima volta l’amore con una donna e poi, la sera, prenderle il marito...
Devo ricostruirmi, devo riprendere le mie funzioni cerebrali, così sono del tutto fuori di me...
Entro in casa, ma tutto mi ricorda ancora il pomeriggio precedente, il letto è disfatto, in bagno ci sono tracce del suo passaggio. Mi sembra di sentire ancora il suo odore. Rivedo la scena, prima di abbandonarmi sul divano a riprendere fiato. Ma me la vedo ancora qui, le lunghe gambe mentre le sfilo i pantaloni. Ora so a cosa pensava, ora so quello che voleva. È stata grande, ha diretto le cose in modo ineccepibile, mi ha fatto fare esattamente quello che aveva voluto già dall’inizio.
Non gliene voglio per questo, anzi l’ammiro. E poi Michele...
che regalo!
Il bagno caldo che mi ...
... concedo me lo faccio durare quasi tutta la mattina, non so quanto: poi, quando ormai ho la pelle arricciata per la lunga esposizione all’acqua, ne esco e finalmente mi dispongo allo specchio per vedere di ricreare una normalità. Alla fine sono così stanca e rilassata che vado un po’ a dormire, staccando il telefono e spegnendo il cellulare. Non esisto per il mondo.
Mi sveglio verso le tre del pomeriggio. Michele sarà certamente al lavoro, Debra cosa starà facendo? Decido di chiamarla.
- Pronto, ciao! Dove sei, cosa fai?
- Ciao, Matilde! Che bello risentirti, mi dispiace non averti salutata questa mattina...
- Non importa, intanto ci vediamo presto. Dove sei ora?
- Sono a casa, ancora. Ho messo a posto un po’ di cose e adesso stavo scrivendo un messaggino a Michele. Volevo dirgli quanto lo amo e che lo sto pensando.
- Io ho dormito un po’ ma non ho fatto altro che pensare a lui... Avevi ragione, è proprio caro.
- E poi scopa come un dio, ammettilo...
- Sì, certo, però adesso non volevo riportare il discorso ancora sul sesso...
- E perché no? Io gli sto scrivendo un messaggino, ma non è quello di un’educanda... Gli voglio dire che l’amo, ma anche che il suo cazzo è stato come al solito meraviglioso e che con te è stato bravissimo. Che ne ho ancora voglia... Anzi, perché non gli scrivi qualcosa anche tu? Se ne riceve due, il poveretto sballa di nuovo.
- Beh, per scrivergli devo sentirne il desiderio. Per tutto il giorno sono stata in coma e ora vedo: ...