1. MIA MADRE PARTE QUARTA


    Data: 30/05/2018, Categorie: Voyeur Sesso Interrazziale Autore: gianniambrosoli, Fonte: xHamster

    ... e viene a farmi bocchini fino nell’ambulatorio peggio di una prostituta, bisogna però riconoscere che è una grandissima chiavata, mi fa impazzire, quasi mi dispiace che me la scoperò solo fino a fine mese, ma una volta sposato la mando a fare in culo, voglio essere fedele a mia moglie, il MIO UNICO VERO AMORE, e vedrai che la stronza mi sostituirà subito con un altro, basta che gli dia tanta razione di cazzo quanta gliene ho data io in questi anni.G: Fuori, fuori, sei una canaglia, che IDDIO ti perdoni. Prima che uscisse ho fatto in tempo a nascondermi ed a non farmi vedere, non volevo dargli la soddisfazione di vedermi piangere, poi mi sono sentita tanto male, mi sembrava di impazzire, la mia testa scoppiava, non era possibile, l’uomo che amavo con tutte le mie forze era un ricattatore che si era preso gioco di me, che mi aveva ingannata nel modo più vergognoso possibile, che aveva una fidanzatada sposare tra pochi giorni, che mi definiva una troia, una puttana, unaprostituta, che mi avrebbe mandata a fare in culo senza tener conto dei mieisentimenti trattandomi come una cosa da gettare dopo averla usata, che mi aveva usata per i suoi squallidi ricatti a quel povero Frate Giovanni, cui aveva fatto intendere che ero io che desideravo fargli un pompino, che ero io che volevo farmiinculare perché sono una viziosa, una depravata, CHE STRONZO, l’avrei ammazzato. Subito dopo è uscito il Frate, mi ha vista che singhiozzavo, ha capito subito che avevo ascoltato tutto, mi ha pregata ...
    ... di entrare nella sua stanza ed appena entrati ha chiuso la porta e mi si è inginocchiato davanti, mi ha baciato le mani epiangendo mi ha detto. “Sono un verme, ho peccato tantissimo, ma credimi sono pentito, ti chiedo scusa, adesso sai come sono andate le cose, ma non per questo sono giustificato, mivergogno di me stesso e chiedo perdono prima che a Dio a te, povera donna finitatra due depravati, perdonami, ti prego, se puoi, perdonami.” Dopo quello che avevo ascoltato prima non ho fatto fatica a credergli, anzi mi ha quasi fatto pena, ma poi mi sono ricordata di quello che mi aveva costretto a fare quella volta in sacrestia, ho risentito il disgusto della sborra in gola, “gli uomini sono tutti uguali, tutti porci” ho pensato. “Si rialzi, non pensi a lei, pensi a quel depravato, se vuole lo licenzi, lui non avrà il coraggio di parlare in giro di noi, e se pure lo facesse, lo denuncerei per calunnia, non ha testimoni, ed inoltre lo direi a mio marito che gli spaccherebbe la faccia per non dire che gli spezzerebbe le gambe”. “Grazie, lo farò subito, grazie la sua disponibilità porrà termine ad un odioso ricatto, io e Dio gliene saremo grati per sempre”, e si è rialzato, mi sono girata e sono andata via senza neanche salutarlo.] Adesso mi spiegavo tutto, mia madre era stata ingannata nel modo più squallidopossibile da quel farabutto, figlio di puttana di Angelo Truzzi. Pensai che avrei dovuto fargliela pagare, pensai ad un pestaggio che potevo fargli fare dagli amici di scuola, ...
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