Caramelle da uno sconosciuto
Data: 31/05/2018,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Autore: Mare Nero
Ricordo quel giorno come fosse ieri.Quel giorno in cui tutto è iniziato. Quel giorno in cui l�istinto ha preso il sopravvento sui valori, sui principi, sugli insegnamenti di tutta una vita.A dire il vero, ricordo Lui come fosse ieri. Tutto il resto è più sfumato, sfocato, un sottofondo appena accennato e di alcuna rilevanza.E� passato un anno da allora. Superai l�ultimo esame all�università, e mi presi qualche settimana di riposo prima di tuffarmi nella stesura della tesi. Riposo, per me, voleva dire solo una cosa: mare. Sole, spiaggia, tuffi, qualche capatina al bar. Il tutto con le mie amiche di sempre. Ma senza il mio ragazzo, impegnato per lavoro fuori dai confini da circa un mese. Non l�avrei rivisto prima di settembre. Ma il lavoro è lavoro� e visto che già progettavamo di sposarci e mettere su famiglia, non si poteva trascurare quell�aspetto.Quel giorno tornavo da mare dopo una bella mattinata con le ragazze. Era l�ora di punta: l�una di pomeriggio! Questo significa un bus strapieno di gente di ogni età. Dalle massaie di ritorno dalla spesa ai ragazzini di rientro da mare. Faceva un caldo insopportabile, e la calca non faceva che peggiorare la situazione. Appena salita a bordo pensai che probabilmente avrei dovuto accettare l�invito a pranzo della mia amica invece di intestardirmi per tornare a casa. Ma ormai�Naturalmente non trovai posti a sedere, quindi finii in piedi, pressata contro uno dei sostegni metallici del mezzo. Se l�afa era una pessima ...
... compagna di viaggio, l�odore a bordo non rappresentava certo un diversivo più piacevole. Almeno finché le mie narici non furono pervase da un leggero sentore di pino. Un aroma fresco, gradevole. Pensai appartenere all�uomo che, nel continuo via vai del corridoio centrale alle mie spalle, in quel momento si trovava dietro di me. Non potevo vederlo, ma quel profumo era certamente maschile. E il calore del suo corpo così vicino al mio mi faceva pensare a qualcuno ben più alto e massiccio di me.All�inizio sentivo il suo torace dietro le mie spalle. Ogni tanto, qualche fortuito contatto delle gambe, quando le spostavamo per trovare una posizione che non ci facesse finire per terra a ogni frenata dell�autobus. Sembrava allenato Lui, tonico, non era male per niente quello sfioramento. Non facevo nulla per sottrarmici. Ma, in fondo, che c�era di male? Poi� fu un attimo e la cosa iniziò a farsi più strana�L�autobus fece una fermata in un punto molto frequentato in estate. Un sacco di gente scese e altrettanta ne salì, creando un flusso di gente che spintonava per farsi largo. Finii ancora più schiacciata contro i sostegni, col suo corpo ancora più premuto contro il mio. Sentii chiaramente il suo cazzo premere contro la parte bassa della mia schiena. Era grosso, lungo e anche parecchio in tiro. Non l�avevo ancora visto in faccia quell�uomo, eppure iniziavo a sentirmi rapita.Nel giro di poche decine di secondi, il fiume di gente si sistemò più comodamente, in maniera da non pressarsi ...