ASIA E IL GALEOTTO al Parco
Data: 31/05/2018,
Categorie:
Anale
Trans
Gay / Bisex
Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster
... favola, Infilai pure il naso tra le chiappe e feci partire la lingua. Sentii un odore forte di sudore ma, come detto prima, mi abituai presto e glielo leccai per bene, a fondo.«Dai ricchione fammi il bidet con la lingua… si dai frocia di merda… culattone… rottinculo». Avrei continuato così per ore ma si alzò di s**tto, cambiò posizione mettendosi dietro di me, mi prese dalle spalle e mi fece mettere a pecora come fino a qualche istante prima stava lui. Si piegò sulle gambe, divaricò con violenza le mie chiappe e sputò sulla mia fighetta anale.«Mamma che bel culo da femmina che hai, io te lo spacco, io te lo rompo brutto frocia del cazzo». Non finì sta frase che mi mollò un ceffone forte, violento cattivo sulla chiappa destra; poi sulla sinistra. Cominciò a schiaffeggiarmi il culo mentre me lo lappava con la lingua. Si alzò e continuò a schiaffeggiarmi forte, lo sentivo che bruciava.«Basta ti prego mi fai male…». Ma forse avrei fatto bene a non dirlo. Mi prese per capelli e, tirandomeli, mi fece rimettere in piedi. La sua bocca era accanto al mio orecchio:«e ti devo fare male finocchio del cazzo, non vi piace a voi froci essere violentati? E io mo ti spacco il bucio del culo. Mi fece piegare di nuovo. Sputò sul suo cazzo e con un colpo secco, deciso, me lo piantonò in culo. Per fortuna ero stata già fottuta a dovere perché, se fosse stata la prima volta, sarei potuta morire. Nonostante l’elasticità della mia rosellina emisi un grido di dolore. Ma lui parve insensibile a ...
... miei lamenti. Mi prese di nuovo per capelli e cominciò a stantuffarmi come una macchina.«Prendi sto cazzo… vai puttana godi … cosi dai … mi scopo pure tua madre…» Dove trovasse la forza per scoparmi e parlare non lo so. So solo che io ero ormai in balia del piacere. Sentivo il suo cazzo allargarmi l’intestino, il suo fare rude e violento aumentavano la mia eccitazione:«siiii, siii, scopami… sono il tuo frocio, la tua puttana… sfondami il culo… sfondami…».Benchè fosse domenica mattina e fosse molto presto le nostre grida di goduria avrebbero potuto insospettire qualcuno ma, travolti dal piacere, non ci interessammo minimamente. I colpi del giardiniere erano forti, violenti, ormai me lo aveva ficcato tutto dentro. Sentivo le sue palle sbattermi sulle chiappe. Il suo sudore cadermi sulla schiena. Mi tirava ancora per capelli e con l’altra mano mi schiaffeggiava il sedere voglioso.«Che culo da troia, che puttana… ti spacco frocio di merda, io ti spacco…. Puttana… troia… latrina di merda…» ogni insulto era accompagnato da un affondo più potente. Io non avevo più fiato per parlare, ansimavo di piacere con gli occhi chiusi.«Siii, mmm, si… così».«ah si… prendi… ti piace il mio cazzo eh? Ti piace brutta frocia…?»«Si… dai signore… sono il tuo frocio… scopami come una troia… siiii».«Prendii puttana… cagna… schifoso ricchione… puttana… troia… frocio….»Il giardiniere aumentò il ritmo delle spinte. Il mio culo ormai era aperto, oscenamente dilatato. Io ero in estasi. Non sentivo dolore ai ...