1. ICO “Tribute” - Cercando un’uscita


    Data: 31/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Alba6990

    ... fatto, un altro rumore, stavolta proveniente dalla porta: pietra e metallo che sfregano tra loro a grande velocità. Corse giù per le scale, quasi perdendo una ciabatta sugli scalini. La porta era aperta! Sembrava un deposito, un magazzino. Scatole di legno e barili ammassati ai lati di quella stanza al di là della porta. Le fiamme di una fiaccola solitaria erano l’unico suono distinguibile. Nei primissimi millesimi di secondo, Ico era rimasto un po’ deluso da quel ritrovamento: era convinto di andare verso la salvezza e invece si era ritrovato nello sgabuzzino del castello. Ma questa sensazione durò quasi come un battito d’ali di farfalla, perché gli occhi di Ico si posarono subito su di una catena arrugginita che pendeva dal soffitto, sulla finestra aperta, in alto, verso un’altra area della fortezza e la sua tunica che ondeggiava ancora di più al vento. Era vicino all’uscita! Senza pensarci due volte, si arrampicò su qualche scatola di legno e si aggrappò alla catena grossa e pesante. Salì verso l’alto e ondeggiò un po’ prima di decidere di saltare verso la finestra. La caduta non gli fece male, ma non aveva saltato ...
    ... comunque da un paio di metri. La finestra dalla quale si era lanciati era abbastanza in alto. L’ambiente in cui si trovava adesso era una torre molto simile a quella dove si trovava l’ascensore che l’aveva condotto nella sua tomba, con la differenza che questa era leggermente più piccola e che era quasi completamente vuota, tranne che per una scala a chiocciola che costeggiava tutta la parete. La luce del sole entrava grazie a quelle che sembravano delle grandi finestre in cima. Ico non perse tempo! Doveva raggiungerle! Anche a costo di buttarsi giù dalla torre dritto in mare! Corse lungo la scala. In una situazione normale, Ico avrebbe sentito sicuramente la stanchezza, la mancanza di ossigeno, il dolore dei suoi piccoli muscoli. Ma in una situazione come questa, dove era scampato alla morte per un totale miracolo e dove la vita veniva rappresentata dalla luce e dalle colombe e piccioni che volavano all’interno della torre...non poteva sentire fatica! Sentì, invece, un’altra sensazione, ben più inquietante e familiare. Un déjà vu. La torre. La scalinata. La finestra. Il vento. E la gabbia sospesa con la ragazza. Continua 
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