1. Io mi tocco


    Data: 07/06/2018, Categorie: Masturbazione Autore: Malena N, Fonte: EroticiRacconti

    Come ve lo spiego? Come me lo spiego? Sola o fra la gente, selvaggia o prepotente, io, mi tocco. Ho bisogno di me, delle mie mani addosso. Ne ho bisogno ora. Sono agitata e non c'è verso di calmarmi. Non sopporto nessuno. Non sopporto me stessa e l'irrequietezza che sento fra le cosce. L'irrequietezza, l'unica a non lasciarmi mai sola. Non ho alcuna voglia di lavorare. Chi cazzo sono queste persone a cui devo sorridere per forza? Perché stasera non tornate tutti nelle vostre fottutissime case? Caterina. La guardo e mi sento divisa a metà. La gelosia mi assale ogni volta che ci penso eppure la adoro. Il solo fatto che tu sia attratto da un altra donna mi fa ribollire il sangue nelle vene! E allora spiegami cos'è questa dannata voglia! Non riesco a fare a meno di ascoltarti mentre mi dici che ti eccita il pensiero di lei. Il mio meccanismo si inceppa ed eccomi qui, mi riconosco. D'altronde sono stata io. È colpa mia! Sono stata io a parlarti di lei. Mi sono divertita a raccontarti cosa le piace a letto. Quando scopa e chi si scopa. Mi fa eccitare questo gioco malato. Siamo così vicine noi. Ci raccontiamo, ci confrontiamo e parliamo di tutto apertamente. Eppure, su ogni parola che esce dalla sua bocca, io, tesso una tela. L'immaginazione galoppa furiosa, senza sosta e senza tregua, mi lascia indietro. La voglio fra noi. Voglio vedere con questi occhi cosa sa fare. Voglio scoprirla nuda e giovane. Voglio portartela in dono solo per assistere alla tua eccitazione. Perché niente ...
    ... mi eccita più del riuscire ad eccitarti. Tu le piaci sai. Lo ha detto più volte e poi ancora, troppe volte per i miei gusti. E' una stronza. È un combattimento continuo. La sensazione di piacere folle mista a bruciante gelosia. Le tue mani su di lei, sui seni piccoli e sodi. La tua lingua nella sua bocca e il mio sesso oscenamente bagnato. Cazzo, cazzo, cazzo! Devi guardarmi negli occhi mentre godi del suo corpo da studentessa! Mi piacerebbe. Assaggio il Petit Arvine di una nuova azienda e mi sento completamente fuori. Le mutandine nere e caste che indosso, sono fradicie di umori e completamente attaccate alle labbra gonfie e pulsanti. Se fossi a casa sarei già nuda. Nuda e pronta ad affondare in tutti i miei buchi. Se fossi a casa sarei già davanti allo specchio a guardare questa faccia da troia, a soddisfare ogni centimetro di carne. Adoro questo calore. Arriva dal basso, mi sorprende e puntualmente mi travolge e mi sconvolge. Mi sento fremere e mi sento stretta in questa divisa nera che mi fa più seria. Scopati Caterina! Fatti succhiare il cazzo da lei e poi dimmi che nessuna, nessuna te lo sa succhiare come me! Ti piace il suo corpo? A lei piacerebbe sai. A lei piacerebbe sentirsi piena del tuo cazzo duro. E allora mettiglielo in bocca e fammi morire una buona volta! Non ce la faccio più perché sono animale. I capezzoli, duri e attenti, mi implorano di toccarli. Ci struscio sopra il braccio e silenziosamente godo. "Caterina vado un secondo in bagno, ti raccomando." "Certo, ...
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