1. Non era un sogno 2


    Data: 13/09/2017, Categorie: Etero Autore: Franco018., Fonte: EroticiRacconti

    ... gemiti di dolore, mi dice di sentire meno male rispetto a prima. La inculo con maggiore intensità e, quando sto per godere, lei mi dice che non le fa più male come prima e allora le bacio il collo, le spalle e pompo con più intensità, toccandole poi il clitoride e facendola venire quasi insieme a me. Ci ritroviamo su un letto di sperma, di suoi umori, che anche il materasso si era infradiciato. Rimaniamo abbracciati a guardarci e baciarci a lungo. Poi passiamo alla doccia e lei mi aiuta a rendere praticante il letto per la notte. Mentre stiamo in cucina a bere una birra fresca, suonano al portone e dalla finestra vedo Riccardo che cercava Paola. Lei mi bacia e poi se ne va via con lui. Io mi vesto e parto per lavorare. Il mio lavoro di riparatore e venditore di computer mi fa conoscere tanta gente di ogni ceto sociale e anche tanti lavori mai considerati il giusto. Quel giorno avevo un appuntamento da un Avvocato che voleva nuovi computer eternamente collegati tra loro perchè lui potesse controllare le sue segretarie nello svolgere il lavoro. Cominciai da lui per poi andare ad un'altra stanza dove una sventolona di mora dalle forme esplosive, il seno infatti dava l'idea di stare per scoppiare, attendeva me per ...
    ... provare il collegamento. Durante le prove accadeva di continuo che mi affiancavo a lei e struscia di qua, sfiora di là, mi sono ritrovato ad afferrarle un seno e sgusciandolo fuori dalla camicetta apertissima. Glielo leccai succhiandole poi il capezzolo e, mentre manovravo per scoprire anche l'altro, lei sente dei passi nel corridoio, noti come cammina sempre il suo principale. In pochi secondi ci ricomponiamo e l'Avvocato entra e chiede come procedono i collegamenti. Gli faccio vedere come stiamo operando e lui si congratula con noi due. Poi se ne va via e, visto che si avvicinava l'ora di cena, dico alla gnoccolona che ho un altro appuntamento ma tornerò al mattino dopo. Lei rimane un attimo a guardarmi e poi mi abbraccia baciandomi in bocca e slinguando da fremere tutt'e due. Dopo averla castamente baciato sulla guancia, prendo le mie cose e vado via. Torno a casa e penso a lei, cucino due spaghettini con peperoncino, e rivedo col pensiero le sue cosce da infarto, il culo da possedere fino all'ultima sborrata. Mi siedo a tavola ed innaffio il piccante piatto con vino bianco fresco. Ragazzi, che roba sarebbe se dopo gli spaghetti potessi fare la festa alla gnoccolona. Non si può avere tutto nel corso della vita! 
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