Fratello porco sorella pecora
Data: 10/06/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Ades, Fonte: EroticiRacconti
... l'occasione che mi era stata fornita, così cominciai a massaggiare quelle tette e a muoverle un po'. Mia sorella mi premette l'indice sulla fronte e mi disse: ''Guarda che dovevi tenerle ferme''. Io la guardai negli occhi e per sfida continuai a muoverle palpandole a fondo. Lei non disse niente per un po', poi continuando a guardarmi negli occhi aggiunse: ''Cazzo stai facendo venire voglia anche a me così''. Io non mi fermai e nella mente mi chiesi se veramente la serata poteva finire scopandomi mia sorella. La domanda rimase poco tempo senza una risposta perchè lei mi disse: ''Stasera era già nei miei piani di farmi una scopata e non li voglio cambiare per colpa di un coglione. Ce la facciamo io e te una scopata?''. Avevo quasi il dubbio che mi stesse coglionando la stronza, quindi per non fare figure di merda mi limitai ad annuire con la testa. La sorpresa fu grande quando capii che non stava giocando, si sfilò gli slip e si mise a pecora sul mio letto. La vista della sua figa rasata mi fece sudare. La situazione mi aveva provocato una vampa dentro che non aveva precedenti. Adesso ero lì in piedi ad ammirare questo culo favoloso a due passi da me. Lei si girò verso di me dicendomi: ''Dai mettilo dentro, immagino che ce l'hai già duro o no?!'' e fece un sorrisino tanto perverso che non lo dimenticai più. Io guardavo il suo culo affascinato, poi gli misi le mani sopra e ricordo che iniziai a palpeggiare quelle chiappe come se stessi impastando la pizza. Poi mi chinai e ci ...
... sprofondai la faccia in mezzo. Le chiappe erano belle morbide e lisce. Lei si mosse un pochino strofinandomele bene sulla faccia. Allora premetti il viso bene contro quei cuscini di pelle, proprio in mezzo. La sua figa mi tocco le labbra e il mento lasciandomele bagnate. Poi mi esortò nuovamente: ''Dai, non giocare, mettimelo dentro''. Allora presi posto in piedi dietro di lei. Con una mano le aprii le labbra della figa che, come la mia bocca già aveva appreso, erano belle bagnate e viscide. Con l'altra mano impugnai il mio arnese che era duro come il marmo e lo puntai contro le sue labbra. Mi gustai quel calore che avvolgeva la mia cappella e poi lo spinsi dentro, più in fondo che potevo. Lei accolse l'entrata di quel bel cazzo con un lungo sospiro, ero in estasi, penso che mi tremassero anche le mani per tutto quel mix di emozioni: eccitazione, agitazione, libidine.... Il mio cazzo aveva preso un bel ritmo dentro e fuori da quella fighetta bagnata, ma a quanto pareva non era abbastanza, era proprio una porca, mi spronò a spingere più forte e ad andare più veloce. Io feci del mio meglio, in realtà pensavo che stavo facendo una degna figura, ma lei di chiese di fermarmi: ''Fermati, resta fermo. Mi muovo io'' disse. Boh, forse non era ancora abbastanza. Comunque mi fermai e subito iniziò lei a muoversi avanti e indietro. Io restavo fermo e lo spettacolo era sbalorditivo, questa maiala sembrava assatanata, teneva una velocità da non credere e quando il suo culo arrivava a fine ...