1. Io, laura e alessia (la tran)..epilogo


    Data: 11/06/2018, Categorie: Tradimenti Autore: villoso72

    ... Ribattè Antonio.
    
    Era indecisa, la situazione era incandescente e sentirsi trattata come Alessia la fece quasi cedere. Marco il nipote ne approfitto per farla sedere sul letto e prese la sua testa infilandoci il cazzo dentro. Scoprì che succhiava veramente bene ed era un peccato finire fuori.
    
    Mia moglie si divincolo dalla presa ma girandosi si trovò il cazzo maestoso di Antonio davanti alla sua bocca. Non ci fù bisogno di forzare, il suo lo voleva proprio. E mentre pompava quell’uccello Marco si infilò tra le sue cosce piantandoglielo dentro. Ora leccava e veniva scopata, Alessia si stava toccando il cazzo e ogni tanto la slinguava. La fermò di colpo e la fece impalare sul cazzo di Antonio, Marco capì subito quello che voleva fargli provare a mia moglie e dopo i primi colpi di cazzo a smorza candela la blocco con le mani, lei si voltò e con sfida lo invitò a farsi strada nel suo culo.
    
    Oramai era proprio troia, la figa grondava umori, mai era stata presa in due buchi. Ma come si dice, non ce due senza tre. E Alessia vedendola godere in quel modo si prese la sua parte. Si alzo in piedi e gli mise il cazzo in bocca. Ora era proprio piena.
    
    Mentre era presa da quei tre cazzi, Antonio le disse che stava per sborrare, voleva riempirle la figa ma lei solo muovendo la testa fece cenno di ...
    ... no. Ti do 300 euro vacca se ti fai ingravidare e senza aspettare risposta scarico dentro i suoi coglioni gonfi di liquido seminale.
    
    Mia moglie non resistette oltre, erano anni che non si sentiva riempita così e venne godendo e pompando a più non posso il cazzo di Alessia che non curante le si scaricò dritta in gola. In un gesto di affetto si chinò a baciarla in bocca, riprendendosi un po’ del suo sperma e Marco alla visione di quel gesto non si tenne più, sborrandole nel culo e riempiendo così l’ultimo buco.
    
    Mia moglie si accasciò sul letto, i due maschi si rivestirono e prima di lasciare la stanza misero le banconote sul comodino. Antonio, porco ma gentiluomo, la salutò dicendo che quando voleva sarebbe stato il cavallo da monta e che sarebbe bastato farsi dare il numero di Alessia.
    
    Preso da quel racconto constatai con le mani lo sperma che ancora era rimasto nei suoi buchi e indiavolato come non mai iniziai ad incularla e ad insultarla. La feci alzare dal cazzo di Alessia e infilai il mio in figa, era bagnata e appiccicosa, Antonio ne aveva fatta parecchio ma poi, al pensiero che potesse averla ingravidata, il mio cervello stava scoppiando e alzandomi le presi la testa, affondando il cazzo intriso di umori e sborrandogli in gola urlai tutta la mia voglia di maschio insoddisfatto.
    
    . 
«12»