1. La consistenza del fico


    Data: 11/06/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu

    ... appello a Ippocrate. Inspiro con forza e inizio l’esame obbiettivo. Palpo con sapienza quella pancia soffice.Mi calo nel mio ruolo di medico.Martina al mio tocco geme: - Che male, ma non lì, si, no. - Le mie mani si spostano sempre più nel basso addome, delicate ma decise, seguendo l’insegnamento del mio Professore di Semeiotica.- Più giù-ù-ù! Cogli…! Voglio dire: - Cogli… il sintomo, stai attento. -Non riesco a comprendere quel suo dolore così misterioso, incapace a diagnosticarlo.Se la mente è ottenebrata, mentre son tutto compreso nel mio ruolo di medico alle prese con una misteriosa patologia, i sensi sono all’erta e il mio amico non sta più nelle mutande avendo fiutato la preda. Ma, se non avessi ancora capito, un piedino di Martina si appoggia alla patta dei miei pantaloni, l’altro mi carezza sensualmente il volto.Avendo, tardivamente e colpevolmente in ritardo, fatta la diagnosi, le mie mani, edotte, si affrettano a intraprendere la terapia. Martina si lascia spogliare completamente e posso contemplarla eccitato e pieno di meraviglia: ora è mia, anzi, ad essere sinceri, sono suo.Le mie dita esplorano la fessura e la trovano calda, umida, accogliente. - Si, finalmente hai capito: è proprio lì il punto. -Mi inzuppo di quell’ambrosia che porto alla mia ...
    ... bocca e, altruisticamente, alla sua. La mia bocca viene attirata da quella figa dai riccioli neri, rugiadosi di piacere: lecco e succhio senza ritegno, mugolando. La mia trasformazione nell’animale sacro alla dea Maia è completa. Le mani di Martina mi schiacciano il volto e lo serrano con le cosce. Mantengo la posizione eroicamente, a costo di soffocare.Se devo morire voglio il meglio di quell’ostrica deliziosa e mi lavoro di gusto il clitoride. Il suo corpo si inarca affermando il suo piacere e incoraggiando il mio orgoglio.La mia verga è dentro di lei, come risucchiata, e prende possesso del suo caldo, piacevole anfratto. La mia bocca esplora insaziabile, il magnifico seno di Martina tante volte oggetto dei miei sogni, ne saggia la consistenza e la vellutata morbidezza della pelle. Vorrei prolungare a lungo questa chiavata, ma esplodo: il mio seme la inonda.Indugiamo abbracciati e rilassati dolcemente mentre già le ombre di un’incipiente oscurità invadono la stanza. Devo andarmene ormai, si è fatto tardi.Potrei essere orgogliosamente soddisfatto per aver raggiunto il mio scopo, ma non so. Nel parco le prime brume serali mi inducono a rialzare il bavero della mia giacca; scivolo coi miei pensieri incontro alla notte.CLICCA QUI PER ACCEDERE ALLE CAMS GIRL ITALIANE 
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